Staminali, a Piacenza un ricorso al giudice per curare due fratellini malati

Tocca da vicino anche Piacenza la questione delle cure a base di cellule staminali che sta infiammando il dibattitto all’interno della comunità scientifica internazionale. Cure che al momento sono vietate in Italia, come nella maggior parte dei Paesi del mondo sulla base di ragioni che lo stesso premio nobel per la medicina Yamanaka ritiene più che valide e che consistono nella mancanza di sperimentazione clinica adeguata, ma che per effetto del Decreto firmato dall’ex ministro della Salute Renato Balduzzi potrebbero essere permesse anche in Italia in tempi brevi.

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Attualmente il cosiddetto metodo Stamina è stato messo fuori legge anche in uno dei pochi ospedali italiani nei quali sarebbe possibile, ovvero quello di Brescia. Ed è proprio contro questa decisione che ieri ha presentato formale ricorso l’avvocato Monica Magnelli al giudice del tribunale di Piacenza Gianni Picciau. La questione riguarda due fratellini piacentini affetti da una gravissima malattina degenerativa del cervello che attualmente risulta incurabile e che li costringe a una vita pressoché impossibile.

Le cure a base di staminali, ovvero di cellule adulte, pur non offrendo garanzie certe di successo, darebbero speranza – secondo alcuni medici – ai due bambini. Il giudice si è riservato di decidere dopo il 25 maggio quando, cioè, il decreto Balduzzi passerà l’ultimo vaglio parlamentare prima di diventare legge.