AGGIORNAMENTO ORE 13 – Intorno a mezzogiorno è arrivato dunque l'ospite più importante della giornata: il ministro della Difesa Mario Mauro. Accolto dal capo di Stato maggiore dell'Esercito, generale Claudio Graziano, dalla vicepresidente del Senato della Repubblica, senatrice Valeria Fedeli, dalle massime autorità locali con in testa il prefetto Antonino Puglisi, il sindaco Paolo Dosi e il presidente della Provincia Massimo Trespidi, oltre che da una folla in festa, il rappresentante del nuovo governo guidato da Enrico Letta ha fatto il suo ingresso in piazzale Libertà e ha preso posto sul palco d'onore salutando gli alpini in marcia verso lo Stradone Farnese.
Poco più tardi si è prestato a una breve intervista all'ingresso dell'Urban Center, nell'ex macello che si affaccia sullo Stradone. Sostituendosi per un attimo ai cronisti, ha preso la parola il presidente della Provincia di Piacenza Massimo Trespidi, che gli stava accanto, e così, a bruciapelo gli ha posto la questione, delicatissima per Piacenza, delle aree militari: «Sono sicuro che l'amico Mario Mauro ci darà una mano a sbloccare questa annosa situazione delle aree militari dismesse per poterle in un progetto complessive restituirle ai piacentini e farle tornare ad essere un luogo di vita». «Mi sembrerebbe un'ottima idea – ha risposto di getto il ministro – che il presidente della Provincia mi raggiungesse al più preso a Roma per discutere in quella sede del merito della questione».
Poco prima il ministro Mauro, sollecitato a dire che impressione avesse di questa adunata, ha risposto citando le parole dell'alpino don Carlo Gnocchi: «Gli alpini sono uomini degni di Dio. E credo che non ci siano parole migliori per descrivere queste persone, questo evento». Non potevano mancare le domande sulle prossime mosse di un governo appena nato e il ministro, glissando sul merito delle istanze che la Difesa presenterà al governo nell'imminente riunione con i rappresentanti di tutti i dicasteri e il presidente del Consiglio, ha spiegato che questo mercoledì verranno esposte le linee guida alle commissioni parlamentari, «ed è opportuno e delicato che sia quella la sede in cui vengano presentate».
Per quanto riguarda la difficoltà di tenere insieme un governo che ha «due anime», citando la domanda di una giornalista, il ministro ha risposto di rappresentare invece la terza anima e sarà proprio questa, spera, a rappresentare l'amalgama di questo esecutivo.
E con riferimento alla questione dei due marò in India, Mauro ha citato uno dei primissimi interventi del premier Letta nel quale veniva indicata come una «priorità di questo governo». «Abbiamo riconfermato Staffan De Mistura nel ruolo di inviato speciale – ha aggiunto – garantendo quindi la memoria storica del caso e la nostra intenzione è che tutta la politica italiana venga messa sulla stessa mattonella per esprimere tutta la forza di cui è capace».
Il corteo e gli ospiti d'onore
Uno spettacolo senza precedenti: mezzo milione di persone in una Piacenza finalmente baciata dal sole dopo due giorni di pioggia, che comunque non ha fermato la festa, non ha offuscato nemmeno per un secondo l'entusiasmo degli alpini arrivati in Emilia da tutta Italia per l'86esima adunata. Oggi è il giorno clou. Attorno a piazzale Libertà, allestita con spalti, palco d'onore e torri per speaker, tv, fotografi e giornalisti, si sta snodando senza soluzione di continuità la sfilata dei reparti e delle svariate sezioni dell'Associazione nazionale alpini sparse per l'Italia, dalla Valle d'Aosta alla Sicilia. Alle 9 è partito il corteo con i reparti militari: due battaglioni del Primo reggimento artiglieria di montagna, la banda della brigata Taurinense, il Sanmarco, tutti gli ufficiali e i sottuficiali alpini in servizio, c'erano i reduci e c'erano addirittura reparti esteri. Poi è arrivato il momento delle sezioni Ana, tutte gloriose, tutte “raccontate” senza sosta dallo speaker ufficiale dell'adunata, arroccato in cima a una torre di tubi.
Tantissime le autorità presenti. Oltre al sindaco Paolo Dosi a fare gli onori di casa insieme al presidente della Provincia Massimo Trespidi, c'era il prefetto Antonino Puglisi, il senatore Alberto Spigaroli, piacentino. C'era poi il senatore Carlo Giovanardi, modenese e già ministro con Berlusconi tra il 2001 e il 2006, che sfoggiava sulla giacca gli alamari da carabiniere in congedo: «E' una grande festa di popolo, è divertimento la sera, è socializzazione» ha detto un entusiasta Giovanardi ammettendo di essere stato in giro per la città fino alle quattro del mattino. E conclude: «E' l'Italia migliore quella che sta sfilando».
Stesso concetto è arrivato anche dall'assessore regionale Paola Gazzolo, piacentina, e titolare della Protezione civile nella giunta di Vasco Errani: «E' bellissimo vedere tantissimi alpini sfilare con i colori della Protezione civile, a testimonianza di un impegno che va al di là dei doveri. E fa piacere rendersi conto oggi che Piacenza ha capito questo valore e lo sta dimostrando con un affetto che sinceramente non mi aspettavo».
Lo stesso governatore Errani era in prima fila oggi sul palco d'onore ad applaudire gli alpini: «E' sempre un momento di grande unità l'adunata, un momento che vale la pena di essere vissuto. E Piacenza lo sta vivendo davvero bene».
Altro ospite di grandissima levatura è stata Valeria Fedeli, senatrice e vicepresidente del Senato. Citando l'intervento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dedicato a questa adunata piacentina, ha parlato di grande testimonianza di unità nazionale con particolare riferimento al rapporto tra l'Associazione nazionale degli alpini e la Protezione civile: «E' un ottimo esempio della solidarietà e della generosità degli italiani, ed è davvero un segnale importantissimo che oggi, da Piacenza, viene dato a tutta l'Italia»
AGGIORNAMENTO ORE 11,52 – E’ arrivato a Piacenza il ministro alla Difesa Mario Mauro. Il ministro era stato invitato dal sindaco Paolo Dosi e dal presidente della Provincia Massimo Trespidi e ha subito accettato l’invito. Mauro ha preso posto sulla tribuna d’onore tra le autorità. La sfilata si è interrotta per qualche minuto per rendere onore e salutare il rappresentante del Governo.
Prosegue la maestosa sfilata delle penne nere che sta attraversando le vie della città. Il corteo si è aperto con gli alpini di Zara e le sezioni dell’Ana all’estero, seguiti poi dalla Protezione Civile. Poi è stata la volta dell’Abruzzo e delle Marche, Toscana e Friuli. Migliaia i piacentini assiepati alle transenne intenti ad ammirare il coloratissimi passaggio delle penne nere. Gremita anche la tribuna delle autorità: presenti il sindaco Paolo Dosi, l’ex sindaco Roberto Reggi, il presidente della Provincia Massimo Trespidi, il questore Calogero Germanà, il prefetto Antonino Puglisi, il senatore del Pdl Carlo Giovanardi, il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani, l’assessore regionale Paola Gazzolo, il presidente dell’Ana Corrado Perona, il generale Alberto Primiceri, il presidente provinciale dell’Ana Bruno Plucani. A breve giungerà sul posto il ministro alla Difesa Mario Mauro.
La sfilata delle penne nere è il momento clou dell’adunata. Il corteo ha preso il via alle 9 e proseguirà per tutta la giornata: partenza da strada Farnesiana, passaggio a piazzale Libertà, dove verranno resi gli onori alle massime autorità, tra tutti il Ministro della Difesa Mario Mauro, per poi proseguire lungo lo storico Stradone Farnese. A Piacenza sono arrivati nella notte 2.500 pullman, cioè più di 120.000 alpini, oltre a camper ed auto private con almeno altre 5.000 penne nere che vanno ad aggiungersi alle 200-250 mila già presenti in città, che hanno invaso in maniera gioiosa e festosa Piacenza.