Questa sera alle 20, martedì 14 maggio, a Rivalta di Gazzola all’Avila è in programma la “Serata Tricolore” per festeggiare lo Scudetto e la fantastica stagione della Rebecchi Nordmeccanica. Un 2013 che sarà ricordato per sempre dove le piacentine hanno saputo conquistare prima la Coppa Italia e poi il traguardo più ambito: il Tricolore. Un grazie alle ragazze per le gioie che hanno saputo regalare alla città anche da tutto lo staff di Radio Sound 95/Piacenza24
Ora nella bacheca c’è l’alloro più prestigioso e agognato: lo scudetto. Dopo la sconfitta in gara 3, al Palaverde di Villorba arriva la reazione rabbiosa della Rebecchi Nordmeccanica che batte per la terza volta la battagliera Imoco Conegliano (3-1) ed entra di diritto nella storia della pallavolo italiana e piacentina. Lo fa al termine di una stagione trionfale che solo per un pizzico di disattenzione non è stata da “triplete”: vittoria in campionato, vittoria in coppa Italia, finalista di Challenge cup. Difficile fare meglio di così. Non potrà certo lamentarsi il presidente Cerciello che fin dagli albori della stagione era stato categorico: “Abbiamo investito in una squadra forte perché vogliamo vincere e fare di Piacenza la capitale della pallavolo”. Detto, fatto. In un solo anno una doppietta entusiasmante, passata però anche tra alcune strettoie: in particolare l’esonero di Davide Mazzanti, l’allenatore scelto inizialmente ma poi allontanato perché la squadra vinceva ma non brillava, di fatto non lo seguiva. L’arrivo di Gianni Caprara in panchina ha rivoluzionato gioco e aspettative, soprattutto le teste delle giocatrici. Da allora solo vittorie, quasi tutte convincenti. Un plauso anche alla fortuna che ha impedito alla Rebecchi di dover incrociare le armi in finale contro la favorita Busto Arsizio. Ma questo non conta. Capitan Leggeri, Turlea, Bosetti, Meijners, Ferretti, Sansonna, l’ultima arrivata Guiggi; ma anche Secolo, Valeriano, Radenkovic (bravissima a inizio campionato a sostituire l’infortunata Ferretti), tutte protagoniste di un sogno. Già, la squadra è uno squadrone imbottito di fuoriclasse, ma vincere, per chi sa di sport, non è mai facile. E da un certo punto in avanti, compreso nelle sfide vinte contro Conegliano al tie-break, la Rebecchi ha sempre dato la sensazione di essere superiore. Manca la coccarda europea. Ma ne siamo certi: il prossimo anno Cerciello chiederà una cosa ben precisa e guai a non accontentarlo: vincere la Champions League. Ma prima dei programmi, ora è tempo di festa: la città è pronta ad accogliere al meglio le nuove campionesse d’Italia.
Grande gioia al Pala Verde per il primo, storico, scudetto della Rebecchi Nordmeccanica Piacenza. Capitan Leggeri è al settimo cielo:”Siamo felicissime. Abbiamo giocato 3 partite punto a punto, ma siamo comunque riuscite a venire qui con grande grinta e determinazione. Lo volevamo a tutti i costi questo scudetto! Grazie per avermi fatto sognare ancora a 37 anni” Per la giocatrice biancoblù si tratta del secondo tricolore in una carriera ricca di successi, anche con la maglia azzurra. Salgono per la seconda volta sul tetto d’Italia anche Bosetti, Meijners ed il tecnico Caprara che, per una volta, ha rinunciato all’analisi tecnica della partita: “Chi vince festeggia, chi perde da spiegazioni. Noi questa sera abbiamo vinto”.
Poche parole e tanta emozione per Lucia Bosetti: “Un grande sogno che si realizza”; e la dedica non può che andare al compagno Matteo Carancini, Scoutman del Copra Elior. Sulla stessa lunghezza d’onda Meijners, che dopo aver faticato in gara 3 si è ripresa con gli intaressi: ” Sono felicissima, siamo state brave a crederci fino alla fine”.
Le più “abituate” alla grande festa sono Ferretti e Guiggi, che con quello di stasera salgono a 4 tricolori a testa. La regista di Piacenza dedica la vittoria al suo fidanzato De Cecco, per altro impegnato domani pomeriggio nella finale scudetto di pallavolo maschile con il Copra:”Spero tanto che vincano anche i ragazzi. Noi abbiamo fatto una grande stagione, vincendo uno scudetto ed una Coppa Italia e sfiorando la Challange Cup”
Gli altri commenti a caldo.
Determinanti nel corso di tutta la stagione anche il libero Stefania Sansonna e l’opposto Carmen Turla.
Sansonna “Ce lo siamo meritate, abbiamo scritto la storia di questa partita e di questo scudetto. Ce lo meritiamo!”.
Turlea: “Non mi sembra vero, è una serata speciale, davanti ad un pubblico caldissimo”
Non può che essere soddisfatto il presidente Cerciello: “Un’emozione enorme: abbiamo una squadra fantastica ed un tifo stupendo. Abbiamo fatto due grandi partite. (Lo scudetto) ce lo siamo venuti a vincere a Treviso. Abbiamo meritato sul campo di vincere tutto quello che abbiamo vinto quest’anno. Un successo per tutta la società e per tutti quelli che ci hanno aiutato a raggiungere questo sogno. Oggi possiamo dire di essere la squadra più forte d’Italia”.