Bus urbani gratis per gli alpini? Solo domenica. E così fioccano le multe

"Ci hanno detto che non dovevamo fare il biglietto e invece ci hanno dato la multa”. Emerge un cortocircuito nella comunicazione per il pagamento dei bus di Seta durante l’Adunata degli alpini a Piacenza. Grazie alla segnalazione di alcuni di loro, dopo essere stati sanzionati oggi da un controllore, si è scoperto che effettivamente non è stato dato adeguato risalto alle modalità di pagamento dei bus urbani. Se, infatti, la domenica per gli alpini saranno completamente gratuiti (sarà il Comune a farsene carico), nelle giornate precedenti – quindi comprese venerdì e sabato – il biglietto deve essere acquistato a prezzo pieno.

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“Siamo saliti e l’autista ci ha detto che noi non pagavamo. Poi però ci han fatto comunque la multa”, hanno segnalato in molti che hanno dovuto sborsare, o dovranno farlo, ben 60 euro.

Contattato Gianluca Micconi, presidente di Tempi Agenzia, effettivamente ha confermato il disguido da parte di Seta, l'azienda di trasporto pubblico. Inoltre pare che in questi giorni, a fronte dell’afflusso di migliaia di persone in città, i controlli siano stati inaspriti. Da qui il cortocircuito che ha causato l’emissione di molte sanzioni, visto che la maggior parte degli alpini pensavano che per loro viaggiare sui bus a Piacenza fosse gratuito.

LA VIGILIA – La notte prima dell'adunata in centro si respira un'atmosfera strana. Piacenza non è mai sembrata così viva dopo il tramonto. Per le vie del centro molti locali sono rimasti chiusi, ma con qualche significativa eccezione. Via Calzolai, con tre esercizi aperti tutta la notte è stata teatro di un singolare affollamento di alpini, molti provenienti da Bergamo, altri dal Friuli, che hanno dato vita a una festa con musica e balli. Soddisfatto Danilo Gatti, della birreria il Giusto Gusto, che ha deciso all'ultimo di tenere aperto tutta la notte visto l'afflusso continuo di gente. Ma le polemiche non mancano. C'è chi come Mauro Mattiuzzi, 49 anni friulano, ha confessato di essersi trovato costretto a cambiare la sede per il proprio accampamento: “Avevo prenotato in anticipo una piazzola nel campo di Porta Borghetto con un anno di anticipo – ha spiegato – pagando 400 euro per 40 metri quadri di terreno, ma appena arrivato mi sono ritrovato diverse pozzanghere, profonde anche 20 cm e dovute all'innalzamento del fiume. I bagni erano chiusi, le docce indisponibili per un problema alle tubature idriche. Per questo sono stato dirottato verso il campo di Piacenza Ovest dove però ci sono solo cemento e asfalto ed è impossibile picchettare per fissare la tenda”.

I DISAGI LUNGO LE MURA – Effettuato un sopralluogo nel campo citato, abbiamo potuto constatare la presenza di alcune pozzanghere anche se limitatamente alla zona limitrofa il ponte, la chiusura di molti bagni e una forte umidità del campo. Dai rappresentanti della protezione civile Ana presenti al campo è arrivata però una secca smentita: "Nessun disagio per i campeggiatori”.