Calci, pugni, insulti. E' il trattamento riservato a due poliziotti delle volanti che a quanto pare non stavano facendo altro che il loro lavoro. E pare che episodi del genere purtroppo capitino sempre più spesso agli uomini della questura dopo lo scandalo dei sei poliziotti arrestati il mese scorso dai carabinieri per detenzione a fini di spaccio, sfruttamento della prostituzione e altri reati.
Nel caso di specie gli agenti avevano semplicemente chiesto i documenti a un piacentino di 45 anni. Non solo l'uomo si è rifiutato (e già la cosa costituisce reato) ma sarebbe partito con una raffica di insulti della peggior specie seguìti di lì a poco dalle botte. Gli agenti hanno ovviamente avuto la meglio ma entrambi sono poi stati medicati all'ospedale e sono stati dimessi con tre giorni di prognosi. Il 45enne, Massimiliano Livrini, invece è stato arrestato per resistenza, lesioni e violenza a pubblico ufficiale; reati ai quali si sommano l'oltraggio e il rifiuto di fornire le proprie generalità.
Questa mattina l'arresto è stato convalidato dal giudice Elena Stoppini su richiesta del pm d'udienza Giulio Massara e il processo è stato rinviato al 12 giugno come richiesto invece dall'avvocato Carlo Romagnoli nominato d'ufficio. Il quale ha anche ottenuto che il suo assistito venisse messo agli arresti domiciliari in attesa del giudizio