Un'apecar "travestita" da cappello alpino è stata fermata e sequestrata dalla polizia Municipale di Piacenza mentre transitava lungo via Cavour, nei pressi di piazza Cavalli. Il mezzo, secondo quanto accertato dagli agenti della municipale che hanno emesso due verbali, non era provvisto di assicurazione e non sarebbe risultato essere omologato. Il più cospicuo dei due verbali ammonta a 841 euro ai quali dovrà essere aggiunto l' importo di 101 euro del secondo verbale. Evidente il disappunto e la delusione del gruppo di penne nere che accompagnava l'apecar ma il presidente provinciale degli alpini Bruno Plucani ha avvisato: "Ognuno ha il suo compito e la polizia Municipale fa il suo dovere. Se non era in regola ha fatto bene, non chiederemo di chiudere un occhio per chi si presenta con mezzi fuori norma".
Festa rovinata quindi per un gruppo di penne nere provenienti dal Bolognese. Gli agenti hanno sequestrato il mezzo, che era sormontato da un enorme cappello alpino di cartapesta. I proprietari si sono detti delusi, anche perché entro 30 giorni dovranno tornare a ritirare l’apecar e pagare la sanzione salata.
Dalla parte degli alpini si sono schierati alcuni piacentini che, mentre passavano per la strada, hanno urlato “vergogna” agli agenti, motivando che “avrebbero potuto chiudere un occhio almeno per i giorni dell’Adunata”. Hanno invece spiegato i proprietari del mezzo: "Siamo sempre andati ai raduni con questa apecar, siamo solo pensionati ma ci hanno fermato come se avessimo investito un bambino. Non siamo dei ladri, cerchiamo solo di divertirci. Ci dispiace".
E' intervenuto anche il sindaco di Piacenza Paolo Dosi, il quale ha parlato con gli alpini assicurando che nel pomeriggio avrebbe parlato con l'organizzazione, cercando di mediare tra le aspettative degli alpini e il rispetto delle regole.
AGGIORNAMENTO – Nel momento in cui scriviamo non vi è alcuna novità circa una eventuale restituzione del mezzo che, presumibilmente, ci dicono potrebbe avvenire al termine dell' Adunata. Lo stesso gruppo di alpini ha una "speciale" vespa a 8 posti che resterà chiusa nel capannone perchè adesso serpeggia la paura di vedersi sequestrato anche questo mezzo.
Gli alpini intanto incassano la solidarietà della Rete che si è schierata con loro. Non sono mancati dibattiti sulla troppa intransigenza dei vigili mentre, secondo altri commenti, gli agenti della Polizia Municipale hanno solo fatto il loro dovere.
Sulla questione sono intervenuti gli esponenti dell' associazione politica PiacenzaViva, Fabio Callegari, Marco Colosimo, Alessandro Massa e Enrico Zazzera, che con una nota inviata agli organi di informazione, che potrete leggere integralmente in allegato, stigmatizzano il severo atteggiamento dei vigili. "Siamo ben consci che la legge sia uguale per tutti – continua la nota – ma ci sembra alquanto irrazionale e sproporzionato l’atteggiamento di estrema severità tenuto dalla Municipale di Piacenza negli ultimi casi di cronaca".
Secondo Callegari, Colosimo, Massa e Zazzera, che chiedono la restituzione del mezzo, "Piacenza dovrebbe farsi riconoscere per la sua accoglienza, e non per la sua ostilità. Gli Alpini in città stanno portando gioia, spirito nazionale e anche qualche soldino. C’è solo da ringraziarli e divertirsi insieme a loro".