Dal 9 al 31 maggio Spazio Rosso Tiziano ospita una doppia esposizione dedicata a Fausta Bersani e Lucrezia Deva Maiorana.
Fausta Bersani nasce a Villanova sull’Arda (PC) il 26 Ottobre 1961.Sviluppa la sua arte iniziando dal ritratto, sfruttando nozioni tecniche di disegno assimilate presso l’Istituto Industriale e dell’Artigianato liutario e del legno di Cremona, conseguendo un diploma di qualifica di arredatrice/vetrinista. Il suo percorso artistico inizia nel 1980 con una collettiva presso il teatro”Eleonora Duse” di Cortemaggiore (PC) che proseguirà per altri due anni. Dopo aver sperimentato varie tecniche di disegno, dipinge sempre più ad olio preferendo la figura umana che si evolverà nel tempo come forma dinamica e profonda. Fausta vive e lavora a Piacenza, le sue opere sono state esposte, principalmente, nel nord Italia e alcune sue tele ( ritratti e paesaggi) appartengono a collezioni private di Torino, Vermiglio(TN), Genova, Napoli, Charlotte in North Carolina (U.S.A.) e Zurigo. Dopo molti anni di assenza, causati da sofferenze interne, torna a mostrarsi in pubblico, partecipando al Festivalart 2012 di Spoleto (PG). Alla Galleria Rosso Tiziano propone una pittura realistica unita ad elementi surrealisti rappresentando,( in alcune opere), episodi autobiografici originati da visioni che appaiono nei propri sogni. Colori e immagini si succedono, alcuni con forza ed energia, altri in silenzio , celati da un velo che traspare una diversa realtà esistenziale come mondo parallelo sottile , quasi impercettibile. “Voglio vedere l’amore che c’è dentro di te” , cerco di vedere ciò che si trova “ dietro a tuoi occhi” e presto attenzione alle tue sensazioni. Con queste parole, l’artista evidenzia una forte attrazione alle profondità dell’uomo , accantonate per far posto all’effimero . Portando a galla le proprie emozioni, i propri sentimenti, le proprie paure, riporti te stesso alla vita
Lucrezia Deva Maiorana nasce a Catania, trascorre l’infanzia tra la Campania ed il Lazio, a otto anni si trasferisce a Piacenza e a vent’anni andrà invece a Milano dove vi rimarrà fino al 2007 per ritornare nuovamente a Piacenza. Gli anni base della sua formazione s’intensificano sempre più a Milano, dove intraprende un percorso personale di ricerca che possa rispondere ai suoi innumerevoli interrogativi e a quel desiderio inconscio di andare sempre oltre le apparenze. E’ stata così allieva di Silvia Montefoschi , per alcuni anni è andata India, nell’Ashram di Sai Baba e poi in Francia dal monaco buddista Thich Nhat Hanh . Questa ricerca interiore l’ha portata sempre più a sentire dentro di sé l’emozioni della realtà che vedeva e percepiva, e a dipingere questo suo sentire, fino ad arrivare ad usare i colori sempre più in forma materica. Le tele sono solo le fondamenta e i colori l’argilla, che danno così luogo a quella sua visione della realtà come pura Luce che tutto crea e decrea nell’universo e nello stesso tempo nell’essere umano. Questo sentire viene così tradotto e trasformato nel corso degli anni in quella che lei stessa definisce “arte emozionale”, guardando una sua tela dice: “bisognerebbe fermarsi un attimo ed ascoltare quello che ci accade dentro, non solo vedere ma anche sentire e percepire tutto ciò che accade dentro di noi, noi siamo la tela, siamo i colori, siamo le graffiature, siamo la materia densa e fluida ….noi siamo tutto ciò che è nella tela, bisognerebbe permettersi di voler sentire le proprie emozioni”. Dipingere è il suo modo di comunicare con il mondo, la visione che vede e sente dentro si sè dell’universo, Lei semplicemente la riproduce . Ha iniziato ad esporre solo recentemente, a partire dall’anno 2012 a Milano, in locali tra cui il Fake ed il Just Cavalli, ed attualmente alcune su opere sono in case di privati.