Agricoltura e semplificazione burocratica, entra in vigore il “Super Caa”

Finalmente è entrata in vigore la deliberazione 396 della Regione Emilia Romagna che ha dato un nuovo ruolo al Centro di assistenza agricola (Caa). La delibera introduce il principio sussidiario del silenzio-assenso.

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“La nostra regione sottolinea Laura Barbieri, responsabile Caa di Coldiretti Piacenza, ha affidato al Caa una serie di competenze grazie alle quali il settore vitivinicolo si avvantaggia della grande semplificazione rappresentata dal “silenzio assenso”. In sostanza, quando il Caa presenta un’istanza per conto del produttore, trascorso il periodo entro cui la pubblica amministrazione dovrebbe pronunciarsi, il contenuto dell’istanza si intende accolto, per cui l’azienda è autorizzata in riferimento alla domanda inoltrata”.

“Ad esempio, ribadisce Dario Panelli responsabile settore vitivinicolo di Coldiretti,  se un Caa presenta per conto del produttore, una domanda di reimpianto, trascorsi 30 giorni dalla data di presentazione, il produttore stesso è autorizzato a reimpiantare il vigneto. In questo modo diminuiscono notevolmente i tempi legati alla burocrazia, che è sempre stata molto farraginosa. E su cui Coldiretti ha sempre lavorato per ottenere questo risultato. Ricordiamo che proprio in occasione del Vinitaly dello scorso anno, la nostra Organizzazione aveva lanciato un documento con le proposte per la semplificazione e questo è uno dei risultati raggiunti grazie al nostro lavoro e alla nostra tenacia”

I procedimenti contenuti nella delibera, che riguardano per il momento esclusivamente il settore vitivinicolo sono sette: risoluzione delle anomalie presenti nel catasto vitivinicolo, estirpazione, reimpianto, reimpianto anticipato, impianto di superfici vitate per consumo familiare, sovrainnesto di superfici vitate, adeguamento del sistema di allevamento.

“Questo primo risultato, dichiara il direttore  di Coldiretti Piacenza Massimo Albano, è fondamentale per un comparto, quello vitivinicolo, che per la nostra provincia è di vitale importanza e semplificare significa dare la possibilità alle aziende di “perdere meno tempo con le carte” e dedicarsi alla loro effettiva attività, ossia produrre vini di qualità”.

“Ovviamente, prosegue Albano, riteniamo questo un passo significativo a cui dovrà aggiungersi un’ulteriore evoluzione delle prerogative già assegnate al “Super Caa” se vogliamo effettivamente dare alle imprese agricole uno strumento utile e trasparente che le accompagni nel corso dell’intera “vita amministrativa” e nei vari settori di attività”.

“E’ basilare, conclude il direttore, evidenziare che il Super Caa, quale soggetto privato preposto all’esercizio di attività amministrative si candida ad assumere in sé l’onere e l’onore di affiancare le Amministrazioni pubbliche in una nuova stagione di sburocratizzazione in un’ottica di sussidiarietà orizzontale estesa a tutto il territorio nazionale”.