Ciclista travolto e ucciso in via XXIV Maggio: assolto l’automobilista

Assolto perché il fatto non sussite. Si è conclusa così questa mattina la vicenda giudiziaria che vedeva imputato per omicidio colposo Antonio Debè, 72 anni, piacentino, coinvolto nel tragico incidente che il 25 agosto del 2011 costò la vita a Stefano Chiesa, classe 1965, anch’egli piacentino. Una tragedia stradale avvenuta in pieno giorno, in città e per la precisione lungo via XXIV Maggio.

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Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto da parte della Polizia municipale, la vittima era stata travolta mentre spingeva la sua bici a mano. Ma era stato lo stesso consulente della procura a propendere poi per l’ipotesi che l’uomo in realtà fosse in sella alla biciclette, sebbene la sua ricostruzione continuasse a supportare l’ipotesi dell’omicidio colposo.

Oggi in tribunale, invece, di fronte al giudice Italo Ghitti, i fatti di quella tragica mattinata sono stati ripercorsi in modo decisamente diverso: la manovra effettuata dalla vittima era stata tale da escludere ogni profilo di responsabilità da parte dell’automobilista. Era la tesi sostenuta dall’avvocato Paolo Veneziani del Foro di Piacenza, nonché ordinario di diritto penale all’Università di Parma, difensore dell’imputato. Tesi basata sulla consulenza dell’ingegner Marco Checchini, ascoltato oggi in tribunale. Una tesi evidentemente inattaccabile visto che lo stesso pm Arturo Iacovacci, al termine della discussione, ha chiesto l’assoluzione dell’imputato. Richiesta naturalmente arrivata anche dal difensore e accolta dal giudice. Imputato assolto con formula piena.