Acqua, bollette in aumento del 14%. I sindaci: “Roma torni sui propri passi”

Il consiglio locale di Atersir si scaglia contro il nuovo metodo di calcolo tariffario del servizio idrico, deciso a livello nazionale e definito "metodo tariffario transitorio" voluto dall’Autorità dell’Energia Elettrica e del Gas (organo appunto nazionale). Il calcolo delle tariffe viene in sintesi modificato, con un conseguente aumento delle bollette per l'utenza: si parla addirittura del 14% per il 2013 e del 16% sui conguagli del 2012. Il consiglio locale di Atersir, che riunisce il sindaco di Piacenza, il presidente della Provincia di Piacenza e i sindaci del territorio, ha così approvato un ordine del giorno con cui si chiede che a Roma si torni a discutere di questa riforma.

Radio Sound

 

L’ASSEMBLEA DI QUESTO POMERIGGIO

Il consiglio locale si è riunito questo pomeriggio a Palazzo Garibaldi. Il presidente della Provincia Massimo Trespidi e il sindaco Paolo Dosi hanno incontrato i primi cittadini dei Comuni del piacentino. Unanime la contrarietà alla riforma. Portavoce della protesta il sindaco di Podenzano Alessandro Ghisoni: “Avevamo rifiutato un aumento al gestore del 4%, ora ci troviamo a dover accettare un aumento del 14 e del 16. E’ vergognoso. Questo inoltre va contro il volere del popolo che con il referendum del 2011 aveva chiesto di limitare il profitto del gestore”. Il punto è che a livello locale si può fare ben poco, nulla a dire il vero, perché tutto parte da Roma: “L’ordine del giorno votato all’unanimità oggi – spiega Trespidi – vuole essere uno strumento per spingere chi di dovere a Roma a tornare sui propri passi per evitare quello che sarebbe un aumento vergognoso, che porterebbe Piacenza ad avere le tariffe più alte in Emilia Romagna”.

Il presidente Trespidi punta il dito contro la Regione e contro l’Autorità dell’Energia Elettrica e del Gas: “Questi aumenti ingiustificati sono l’esito di due errori. In primis della Regione Emilia Romagna che ha voluto l’abolizione degli ATO per creare questi Atersir: un ambito più largo in cui Piacenza perde la proprio virtuosità perché con la gestione dell’ATO piacentino avevamo una gestione virtuosa mentre ora siamo costretti a subire un aumento del 14%. Un errore poi dell’Autorità che ha creato con questo nuovo metodo tariffario cervellotico e fumoso una situazione in cui oltre ai mancati investimenti per 12 milioni da parte di Iren siamo costretti a subire aumenti tariffari notevoli. E’ una strada che può portarci solamente verso il burrone”.

 

RICAPITOLANDO

Il Parlamento ha votato un nuovo metodo di calcolo delle tariffe per il servizio idrico che i sindaci, Trespidi e Dosi giudicano complesso e poco chiaro. Non ci addentriamo nel dettaglio dei calcoli: quello che importa è che, secondo le autorità piacentine, questo calcolo porterebbe ad un aumento del 14% sulle bollette del 2013 e ad un aumento sui conguagli del 2012 del 16%. Oggi sindaci, Dosi e Trespidi hanno votato un ordine del giorno con cui esprimono all’Autorità dell’Energia Elettrica e del Gas la loro contrarietà. Un modo per opporsi insieme alle altre province a questo nuovo sistema di calcolo.