“Il giornale di carta avrà futuro come approfondimento e se riesce a valorizzare il patrimonio culturale del nostro paese”. Parola di Antonio Carioti, caposervizio cultura del Corriere della sera, che in mattinata ha incontrato gli studenti dell’università Cattolica, nell’ambito del ciclo di incontri “ A tutto Campus”. Il giornalista, raggiunto poco dopo il suo intervento, ha detto di averli trovati “interessati e quando ho terminato hanno fatto molte domande. Segno che hanno dimestichezza con questi temi. Si interessano e sanno porti domande interessanti come sul rapporto giornali e pubblicità, orientamento di una testata o sulla tendenza a dare notizie con enfasi o nasconderle”.
Ma quando si parla con un giornalista di una grande testata, che si rapporta a ragazzi poco più che ventenni, sembra normale chiedergli di tastare il polso al mondo dell’informazione cartacea. Se infatti è vero che i più giovani si informano ormai quasi esclusivamente online, non è vero per Carioti che il gironale così come lo conosciamo è destinato a sparire: “E’ in difficoltà rispetto ai nuovi media, però ha il ruolo di gerarchizzare notizie e di interpretarle che non penso perderà. Come strumento di approfonimento ha futuro. Lo dimostra l’inaugurazione dell’iinserto culturale del Corriere, un anno e mezzo fa, che parla di scienza, arte e patrimonio italiano. Una scommessa vinta, perché oggi la domenica il quotidiano vende 20mila copie in più”.
Infine, secondo il caposervizio del giornale di via Solferino che ha fatto conoscere "Il giornale visto da dentro – titolo dell'incontro -, la cultura è l’elemento che salverà il nostro paese dalla crisi: “Sì, la cultura interessa e da da mangiare. L’importanza dell’Italia a livello internazionale è data nel campo della scienza, con Galileo per esempio, inventore della scienza moderna. Oppure, pensandoci, quest’anno è il cinquecentenario del Principe di Machiavelli, l’opera su cui si fonda la scienza politica moderna. Con la consapevolezza del patrimonio culturale che abbiamo dobbiamo essere in grado di valorizzarlo”.