AGGIORNAMENTO 20.4 – Il felice epilogo della vicenda di Paul Saunders sarà il tema della puntata di mercoledì prossimo di Chi l’ha visto. La stessa trasmissione che in più di un occasione si mise sulle tracce del 52enne che il 20 aprile 2012 lasciò la sua abitazione di Prato Ottesola a Lugagnano e fece perdere le proprie tracce. Un anno di peregrinazioni, di segnalazioni da parte dei cittadini, con la nota trasmissione di Rai3 che non ha mai smesso di seguire il caso, facilitando non di poco il lavoro dei carabinieri. Paul è stato trovato ieri a Castellarquato. Ora si trova in un posto tranquillo dove non viene perso di vista nemmeno un minuto in attesa di incontrare la madre: ai giornalisti che chiedono di conoscere la sua storia risponde che per ora vuole solo restare tranquillo.
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"Sono uno spirito libero". Ritrovato Paul Saunders, scomparso un anno fa
E’ stato ritrovato questa mattina a Castellarquato Paul Saunders, l’uomo di 52 anni che scomparve dalla sua casa di Prato Ottesola, frazione di Lugagnano, esattamente un anno fa: era infatti 20 aprile 2012. Del caso si era occupata anche il noto programma televisivo “Chi l’ha visto”. Nel corso dell’anno erano state numerose le segnalazioni da parte di persone che sostenevano di averlo visto. L’ultima segnalazione questa mattina: Paul stava passeggiando per le strade di Castellarquato come se niente fosse. Subito sul posto sono accorsi i carabinieri della compagnia di Fiorenzuola.
Racconta il ritrovamento il capitano Emanuele Leuzzi, comandante della compagnia di Fiorenzuola: “I carabinieri della stazione di Lugagnano hanno ricevuto una segnalazione in provincia di Lodi. Recatisi sul posto questa mattina i militari hanno scoperto che a Lodi Saunders vi era stato circa una settimana fa. Ricostruendo il percorso che il 52enne aveva fatto lungo la via Francigena lo hanno ritrovato a Castellarquato”.
“E’ in ottime condizioni di salute. Quando lo abbiamo raggiunto ha confermato di essersi allontanato volontariamente definendosi uno spirito libero. Lo abbiamo accompagnato a casa dalla madre che ci ha ringraziato per il lavoro svolto”.