“Sarà una festa di popolo”. Sale la febbre per l’adunata degli alpini del 10-12 maggio. Questa mattina in Sant’Ilario si è tenuta una tappa fondamentale del percorso di avvicinamento con la presentazione ufficiale: all’appuntamento erano presenti le autorità cittadine, militari (anche l’ex Capo di Stato maggiore, il piacentino Fabrizio Castagnetti) ma soprattutto i vertici nazionali degli Alpini, tra cui il generale Alberto Primicerj, generale di corpo d’armata e comandante generale gruppo alpini: “Sarà un’invasione gioiosa – ha detto – Devo dire che siamo ormai alla vigilia, sarà una festa di popolo, un momento per stare insieme, ma anche per ricordare e vivere certi valori che sono propri del nostro corpo. I piacentini si devono aspettare questa invasione gioiosa, chiedo che vivano con noi questa esperienza”. Dunque Piacenza è pronta ad accogliere alpini in congedo e alpini in armi, "tutti figli della montagna e del cappello che portiamo. A Piacenza troveremo gente simpatica, noi porteremo amicizia spontanea e vivace".
Ha parlato poi il presidente provinciale degli alpini piacentini Bruno Plucani, emozionato, comprensibilmente teso, pronto a tirar fuori dall’armadio “il vestito nuovo” per la grande occasione.
“Piacenza non solo dà il benvenuto agli alpini, ma si unisce allo spirito di un corpo unico – ha detto il sindaco Paolo Dosi – siamo orgogliosi di ospitare questo appuntamento. Crediamo che Piacenza sia pronta a rispondere nel migliore dei modi. Con il comitato organizzatore abbiamo messo a punto ogni dettaglio. Lo spirito che questa iniziativa porta sarà un modo per uscire da quella immagine ingiusta di città sommessa che la nostra città si trascina da tempo”.
Massimo Trespidi, presidente della Provincia, ha diviso tra gli enti vari “il merito di aver raggiunto questo grande risultato (ha ricordato anche il merito del suo predecessore Gianluigi Boiardi e il sindaco Reggi). Abbiamo lavorato insieme in uno spirito e un gioco di squadra. Per la nostra città è un evento straordinario. La nostra storia si intreccia con quella degli alpini. Piacenza è Primogenita nell’aderire a un’identità e a uno spirito nazionale”. Trespidi ha poi concesso una battuta: "Se riusciremo a reggere all'invasione degli alpini, sono pronto a chiedere che si facciano le Olimpiadi nella nostra città".
"Piacenza era l'unica citta' emiliano romagnola che non aveva ancora avuto l'adunata nazionale – ha spiegato invece Corrado Perona, presidente dell'Associazione nazionale alpini, che raccoglie circa 380mila iscritti – pur avendo tutti i requisiti e la tradizione per accogliere l'evento".
L'adunata iniziera' venerdi' 10 maggio con l'inaugurazione della 'Cittadella degli Alpini' e si concludera' domenica 12 con l'ammassamento e la sfilata lungo la strada Farnesiana e lo Stradone Farnese fino a Barriera Genova, nel cuore della citta'.
Nei tre giorni sono previsti anche molti altri eventi collaterali, tra cui il lancio di paracadutisti sullo Stadio Garilli. Per tre giorni in centro storico di Piacenza sara' completamente chiuso al traffico tranne che dalla mezzanotte alle sei del mattino. Tra gli ospiti alla presentazione di questa mattina e che ha espresso la propria 'viva gioia per questo evento' anche il piacentino generale Fabrizio Castagnetti, ex capo di Stato Maggiore dell'Esercito Italiano.