L’associazione “San Giorgio Viva” promuove per sabato 20 aprile ore 15.30 a San Giorgio, in Via Mazzini 36, presso la trattoria da Perazzi, un incontro pubblico sul progetto di realizzare un nuovo ingresso nord al paese sulla Provinciale. O, per dirla con le parole dei responsabili dell'associazione, "per presentare pubblicamente ai cittadini in che modo l’amministrazione uscente vorrebbe spendere ben 150mila euro dei contribuenti sangiorgini".
"Purtroppo l’abitudine di convocare i consigli comunali al sabato a mezzogiorno – si legge in un comunicato – è riuscita molto bene nel non fare sapere nulla ai cittadini di San Giorgio di ciò che sindaco e maggioranza stanno facendo, anche su questa nuova opera pubblica. I cittadini di San Giorgio giustamente vogliono un ingresso pulito e decente, ma non sanno ancora che i 150.000 Euro previsti per la “nuova viabilità” saranno del tutto sprecati. Ricordiamo che poco importa da quale ente pubblico vengano sborsati i soldi, perché che provengano dal Comune, dalla Provincia e dalla Regione a sborsare è sempre il povero cittadino tartassato".
E ancora: "Anche noi sosteniamo che l’area vada pulita e sistemata, ma sembra che l’amministrazione volutamente l’abbia abbandonata al degrado rinunciando a sostituire la segnaletica e ad apporre un arredo urbano decente al fine di giustificare oggi un esproprio a un’attività commerciale e lo spreco di un’ingente somma di denaro che, ricordiamocelo sempre, proviene dal sudato lavoro dei cittadini".
L’associazione propone così una petizione propositiva dal titolo: “Per migliorare tutte le strade i marciapiedi e gli incroci di San Giorgio” e che ha come testo: «Richiedo all’amministrazione comunale di San Giorgio Piacentino di risparmiare i 150.000€ previsti per il rifacimento dell’ingresso nord e che i risparmi vengano invece utilizzati per migliorare tutte le strade i marciapiedi e gli incroci del capoluogo e delle frazioni o che siano restituiti ai cittadini di San Giorgio».
Inoltre. secondo San Giorgio Viva, la realizzazione del progetto danneggerebbe irrimediabilmente l’attività della famiglia Perazzi nonostante – sempre secondo l'associazione -le alternative possibili siano tante. "La cosa è ancor più grave – conclude il comunicato – in questo particolare periodo storico di crisi nel quale le imprese sangiorgine andrebbero aiutate o, almeno, non danneggiate.