Pomodoro: sottoscritto l’accordo con le parti agricole sul prezzo

Lunedì 15 aprile, presso la Stazione Sperimentale delle Conserve Alimentari di Parma, è stato sottoscritto l’accordo interprofessionale d’area per la Campagna del Pomodoro 2013 da parte di Unionalimentari Confapi Piacenza rappresentata da Dott. Gabriele Zanelli, dal Dott. Dario Squeri e dal Dott. Gianmario Bosoni, con le Organizzazioni dei produttori agricoli.

Radio Sound

Unionalimentari Confapi Piacenza, che con Steriltom ed Emiliana Conserve rappresenta oltre il 25% del pomodoro trasformato nel Nord Italia, ha ritenuto, nonostante un aumento concesso alla parte agricola di circa l’10% in più rispetto allo scorso anno, di sottoscrivere il suddetto accordo al prezzo di € 86/tonn. con i nuovi parametri di qualità richiesti dalle associazioni agricole.

Tale prezzo comporterà notevoli sacrifici da parte delle aziende industriali che dovranno affrontare la concorrenza estera, in particolare spagnola, che riconosce prezzi decisamente inferiori pari a circa 75-76€/tonn.

Le industrie piacentine – hanno osservato Dario Squeri e Gianmario Bosoni di Steriltom ed Emiliana Conserve –  hanno accettato tale sacrificio innanzitutto per dare continuità ai loro programmi di sviluppo che vedono le due aziende in continua crescita a livello di fatturato e di penetrazione di mercati esteri; la seconda ragione che ha spinto Unionalimentari Confapi a sottoscrivere tale accorto è quella di dare continuità e certezza di programmazione e sviluppo alla parte agricola ed alla cultura del pomodoro nella nostra provincia che rappresenta in questo momento di grande crisi uno dei pochi settori forti ed in espansione del territorio piacentino. Fondamentale è stata l’opera di mediazione del Dott. Benatti a nome dell’Assessore Regionale Tiberio Rabboni.

Soddisfatto il Presidente di Confapi Piacenza, Dott. Cristian Camisa: “nonostante l’aggravio di costi per le nostre aziende di trasformazione, sono felice che si sia raggiunto un accordo che permetta di tenere unita la filiera e dare una prospettiva all’intero territorio piacentino in un momento di così grave crisi. Il Pomodoro è rimasto una delle pochissime certezze del nostro territorio e sarebbe stato imperdonabile non raggiungere un accordo con la parte agricola”.