Fa discutere, e non poco, l’episodio dell’autista di Seta che l’altro giorno avrebbe lasciato a piedi un gruppo di ragazzini un po’ troppo scalmanati. Su Radiosound/Piacenza24, così come sui media locali, si susseguono commenti pro e contro il comportamento del dipendente Seta. E mentre l’azienda del trasporto pubblico sta compiendo accertamenti, il sindacato Faisa interviene precisando meglio quanto accaduto (“non era in grado di proseguire la corsa”), prendendo le difese dell’autista e puntando invece il dito contro i troppi episodi di danneggiamenti e inciviltà messi in atto da gruppi studenti che salgono a bordo dei mezzi. Qui di seguito la nota di Faisa:
“A distanza di un mese circa dalle percosse subite da un conducente mentre era alla guida di un bus Seta da parte di un minorenne che poteva portare a gravi conseguenze per tutti gli altri trasportati, in presenza di atti di bullismo ormai quotidiani su linee ripetutamente segnalate dove minorenni rimuovono i dispositivi di sicurezza e aprono le porte con il bus in movimento, con teppisti noti in azione che sulle corse scolastiche minacciano quotidianamente gli autisti e gli altri ragazzi, a fronte dell’ennesimo episodio riportato anche dalla stampa locale sulla linea Piacenza – Rivergaro dove alcuni studenti hanno impedito il regolare servizio importunando ed esasperando l’autista, prenotando le fermate senza scendere, crediamo non si possa tollerare oltre”.
“Relativamente all’ultimo episodio riportato dalle cronache il 12 aprile u.s., i fatti sarebbero avvenuti con altre modalità. Sembrerebbe infatti che l’autista, dopo ripetute provocazioni che si sono protratte da Piazza Cittadella alla Galleana, in linea alle disposizioni d’ufficio, avrebbe attestato il mezzo in fermata, avvisando l’ufficio stesso e comunicando ai passeggeri di non essere in grado di proseguire in quelle condizioni. Senza obbligare nessuno a scendere, avrebbe aperto le porte del bus, consapevole che in caso contrario, avrebbe potuto essere accusato di sequestro di persona. Diversi passeggeri sarebbero scesi e saliti su altri bus che seguivano nella stessa direzione proseguendo il viaggio”.
“E’ di tutta evidenza, quanto il comportamento di pochi, possa danneggiare la collettività, spesso anche nella difficoltà a denunciare nell’immediatezza chi commette atti irresponsabili, per il rischio di trovarsi minacciati o percossi. Pur tuttavia, bisogna invitare i tanti ragazzi educati che sono la maggioranza e che spesso hanno rapporti confidenziali e di amicizia con gli autisti, a denunciare anche in forma anonima chi si rende protagonista di questi atti d’inciviltà. Solo pochi giorni fa, in pesanti ristrettezze economiche e con grande sforzo, Seta ha messo in servizio due bus Setra revisionati a nuovo. Dopo pochi giorni di servizio su corse frequentate da studenti, questi bus con gli interni completamente rifatti a nuovo, si ritrovano con i sedili posteriori bruciati con gli accendini, con appoggiatesta e sedili vandalizzati”.
“Detto ciò, preso atto che relativamente all’ultimo episodio, la Direzione Aziendale Seta a mezzo stampa ha promesso un’ indagine e conseguenze nel caso che emergano responsabilità dell’autista, chiediamo che se l’autista risulterà esente da responsabilità,in questo e nelle prossime evenienze, siano prodotte azioni legali nei confronti di chi si rende protagonista d’interruzione di pubblico servizio e di danneggiamenti di beni collettivi, oltre a riservarsi di perseguire legalmente anche chi produce calunnie e diffamazioni a mezzo stampa gettando fango sulla professionalità degli autisti. L’esuberanza giovanile spesso si tollera e se scherzosa può risultare anche gradita, ma è sconcertante assistere a situazioni di evidente maleducazione dove i genitori, invece di preoccuparsi dell’educazione dei propri figli o invitare gli stessi a denunciare i responsabili di atti contro la collettività, meglio non trovino che accusare onesti lavoratori professionisti, quotidianamente esasperati e insultati da balordi spesso pericolosi, che quasi sempre riescono ad uscirne impuniti a causa della loro condizione minorile”.
“Chiediamo conseguentemente che l’azienda metta in campo misure di tutela per i propri dipendenti e per la salvaguardia dei beni collettivi, e in collaborazione con tutte le rappresentanze sindacali dei Lavoratori, chieda un incontro urgente con la Prefettura di Piacenza, per organizzare controlli mirati a bordo dei bus di linea da parte di agenti in borghese e quant’altro fosse possibile mettere in campo per lo scopo, quale ad esempio l’ausilio di telecamere a bordo”.
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Troppa confusione e dispetti, studenti costretti dall’autista a scendere dal bus. La singolare vicenda è accaduta ieri intorno alle 14 sulla corriera che da piazza Cittadella porta in Valtrebbia. I contorni però sono ancora poco chiari. Alcuni studenti raccontano che l’autista avrebbe costretto tutti i 40 passeggeri a lasciare il mezzo. Il conducente, dal canto suo, sostiene invece di essersi rivolto solo ad un esiguo gruppo di ragazzi che stava creando scompiglio intimando loro di smetterla o di scendere. Lo stesso autista però ammette che a quel punto tutti i giovani passeggeri avrebbero deciso di scendere dal bus, comprendendo male però le sue parole. Sta di fatto che i 40 studenti si sono ritrovati appiedati nei pressi della Galleana, mobilitando i genitori per farsi recuperare in auto. Disappunto dei genitori e preoccupazione da parte dell’azienda Seta che promette di effettuare accertamenti sull’accaduto. L’azienda però tiene a precisare che l’autista in questione, in 20 anni di esperienza, non è mai finito nell’occhio del ciclone, garantendo sempre un lavoro di qualità. Saranno ascoltati gli studenti protagonisti della vicenda e si cercherà di chiarire per bene cosa sia successo.