Un nuovo smottamento si è verificato questa mattina intorno alle 8,30 lungo la provinciale 654 che da Farini porta a Ferriere. Un costone della montagna che si affaccia sulla strada ha ceduto. Pietre, terra e addirittura una pianta hanno invaso la carreggiata. Il cedimento è avvenuto nel punto in cui, in questi giorni, si era già verificato uno smottamento. Sul posto sono subito accorsi i tecnici della Provincia di Piacenza per sgombrare la strada. Il punto in cui si è verificato il cedimento è particolarmente critico essendo a ridosso di una curva. Situazione resa ancora più problematica dalla pioggia che nella zona sta cadendo incessantemente. E proprio la pioggia lascia temere che possano esserci altri smottamenti, eventualità aggravata dal fatto che nel punto di quest’ultima frana altri alberi sono stati coinvolti ma non hanno ancora ceduto, trovandosi in una condizione di forte precarietà che nelle prossime ore dovrà essere monitorata per la sicurezza degli automobilisti.
DANNI INGENTI PER L’AGRICOLTURA
Anche l’agricoltura è in ginocchio. Da Confagricoltura fanno sapere che è presto per fare stime ma che i danni sono già ingenti. “Il primo trimestre del 2013 si è rivelato quello più piovoso dell’ultimo trentennio, i tempi dell’agricoltura sono stravolti dall’andamento climatico sempre più estremo e imprevedibile. Ormai da settimane i terreni sono fradici di pioggia. Specialmente sui terreni argillosi, che trattengono l’acqua in superficie provocando allagamenti estesi, è impossibile entrare in campo, così le semine slittano in avanti ed in alcuni casi è stato necessario rivedere i piani colturali. I cereali sono a rischio di “asfissia radicale”. L’eccesso di pioggia renderà impraticabili i campi ancora per alcune settimane causando ulteriori ritardi nei trapianti del pomodoro da industria. Una situazione che va a gravare su una campagna già condizionata dalla mancanza, ad oggi, di un accordo quadro, rendendo ormai quasi certa la mancanza di materia prima nelle prime settimane della raccolta. Problemi agronomici si riscontrano anche su diverse altre colture come il mais da granella, la barbabietola da zucchero e altre colture orticole come il pisello da industria e la cipolla. Si riscontrano danni sugli alberi da frutto in fase di gemmazione”.
SITUAZIONE CRITICA A PECORARA
Uno dei Comuni più colpiti è Pecorara dove le situazioni critiche sono davvero numerose: è stata ordinata la chiusura della strada comunale che da Sevizzano porta a Saliceto, la località Moiaccio è a rischio isolamento, un’altra frana ha ostruito una strada in località Cognoli dove si viaggia in senso unico alternato, al confine tra Piozzano e Pianello è a rischio chiusura la strada che porta a località Lubiazze. Esasperato il sindaco Franco Albertini: “Continuiamo a chiedere soldi ai nostri cittadini e nonostante ciò non possiamo intervenire su questi problemi. Prendiamo ad esempio tasse come l’Imu e tra poco la Tares: imposte salate che chiediamo ai residenti ma che non restano nel territorio. In questo modo il cittadino paga e quando succedono queste cose si sente dire che il Comune non ha i soldi per intervenire. Perché quelli che ci governano giù a Roma non vengono qui a vedere come stanno le cose? Anche la Regione Emilia Romagna, cosa fa? Firma la richiesta di uno stato d’emergenza: l’ennesimo decreto che nella pratica poi non serve a nulla…”