Con le tasche piene di briciole il piccolo Pollicino saprà ritrovare il sentiero nel buio del vecchio bosco, fitto di altissimi alberi, popolato da orchi. La fiaba dei Fratelli Grimm rivive tra ricette e palcoscenico con il laboratorio “Briciole” – Giochi di cucina in teatro, rivolto ai bambini dai 5 ai 10 anni e curato da Enrica Carini con la collaborazione di Valentina Magnaschi.
L’appuntamento con “Le Briciole di Pollicino” è nel Ridotto del Teatro Comunale Filodrammatici di Piacenza giovedì 11 aprile 2013 alle ore 17. Il progetto è proposto da Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione e Associazione Amici del Teatro Gioco Vita, con la collaborazione di Fatina in Cucina, nell’ambito del programma “InFormazione Teatrale” organizzato con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Il laboratorio, che avrà la durata di circa un’ora e mezza, è a pubblico limitato con prenotazione obbligatoria (da effettuare all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578 – scuola@teatrogiocovita.it). Aperte le iscrizioni, sono ancora disponibili posti.
Si tratta del secondo appuntamento di “Briciole”, che in questa stagione ha visto in programma un primo incontro nel novembre scorso dedicato a “Nella nebbia un Cappuccetto”.
Enrica Carini è un’artigiana della fantasia, Valentina Magnaschi è un’illustratrice di storie e sogni. Si sono incontrate qualche tempo fa e insieme hanno iniziato a impastare ingredienti colorati, illustrazioni profumate, biscotti animati per sfornare ricette favolose da raccontare e storie gustose da cucinare insieme a tutti i bambini. I laboratori di briciole uniscono la creatività del disegno e del racconto a quella della cucina per imparare a creare, nella magica pancia del teatro, dolci dal sapore fantastico.
«Quello che vorrei riuscire a realizzare – spiega la curatrice del progetto Enrica Carini – è un’avventura conoscitiva attraverso l’evocazione della fantasia”, insieme a dei compagni di “giochi proibiti” con cui seminare briciole di pensieri, di immagini, e fantasie che contengano storie di biscotto, e raccontare vite e viaggi, e che possano far scaturire in loro chissà fra quanti anni una fantasia, un dolce o semplicemente un ricordo. Il percorso di questi laboratori parte semplicemente dalle briciole, da quelle che già esistono e da quelle che creiamo nel distruggere qualcosa, dai giochi proibiti sopra e sotto al tavolo, e dalle fantasie che stuzzicano per i profumi che racchiudono. I laboratori hanno come tema conduttore le briciole sulla tovaglia, verranno trovate o create, annusate, cucinate, mangiate, ma sempre con l’orecchio della fantasia rivolto anche a qualcos’altro, ad un colore, ad un rumore, ad un’ombra, ad una storia, ad un’immagine, ad un movimento. Per trasformare veramente una briciola da un puntolino dell’universo ad un universo della fantasia».