Il Dies Accademicus alla Cattolica, ai margini della cerimonia, è stato l’occasione per tornare sulla “spaccatura” che ha riguardato la Fondazione di Piacenza e Vigevano durante la scelta del nuovo presidente. Il consigliere dell’università nel consiglio generale, infatti, non si era presentato al voto. Il suo atteggiamento è stato spiegato dal magnifico rettore della Cattolica, il piacentino Franco Anelli: “Rappresentanti della Cattolica coinvolti i spaccature non ve ne sono stati. L’università, in base allo statuto, ha un componente nel consiglio generale che non si è recato per impegni propri. Io ero informato e ho ritenuto che il nostro ruolo, per i rapporti con la Fondazione, non dovesse essere quello di assumere una posizione discriminante” ha detto poco prima dell’onorificenza, precisando che “per una Fondazione bancaria la scelta dev’essere condivisa dalla comunità territoriale. Una volta avvenuto questo, l’università è giusto che si unisca. Nel nostro caso, dopo aver maturato una decisione, poi valuteremo. Non appartiene al nostro ruolo fare l’ago della bilancia, in una situazione in cui sarebbe stato meglio non arrivare”.