Confindustria, Bolzoni riconfermato: “Ci contavo. Sì a critiche, no a falsità”

AGGIORNAMENTO ore 19 – Emilio Bolzoni è stato confermato presidente di Confindustria. Non è passata la linea di rinnovamento di Claudio Bassanetti. A conclusione del consiglio generale dell’associazione degli industriali Bolzoni mantiene quindi la carica, superando lo sfidante, pare, per una manciata di voti (58 su 60 i votanti).

Radio Sound

“Mi aspettavo la riconferma, ci contavo – ha dichiarato il presidente ai microfoni di Radio Sound – abbiamo fatto due anni di lavoro intenso che ha coinvolto la mia squadra. In due anni non si possono completare progetti importanti, al massimo dare senso a un disegno più ampio che in quattro anni si può completare”.

La risposta del presidente al candidato sconfitto è poi stata di apertura: “Non trovo niente di sbagliato in quello che ha detto, penso che sia sensato e legittimo. Viviamo una situazione difficile con difficoltà serie e siamo qui tutti i giorni per trovare qualcosa per dare una mano. La critica ci sta, ha fatto bene a portare critiche ma, come credo di aver fatto, accoglieremo le richieste”.

“Non si è mai parlato di crisi”. Era la critica, forse, più aspra che Bassanetti ha portato ai vertici di Confindustria. Bolzoni in questo caso non c’è stato a far passare questo messaggio: “No, non è vero. Io lavoro in un’azienda meccanica e due anni fa, quanto è partita la crisi, è volato via il 50% del mercato in qualche mese. Oggi tocca all’edilizia, però sappiamo bene cosa vuol dire la crisi e dire che non ce ne siamo accorti non è vero. Capisco la critica se dice che non abbiamo fatto abbastanza. Cercheremo di fare di più”.

Su possibili cambiamenti nella squadra, per ora, non ci dovrebbero essere modifiche: “Per ora ho ringraziato chi ha lavorato con me. Ho detto: giudicateci ma noi ce l’abbiamo messa tutta. Adesso dobbiamo portare a termine i progetti che abbiamo in cantiere”.

BASSANETTI COME RENZI – L’imprenditore Bassanetti, sconfitto ma senza l’amaro in bocca ha assicurato. Anzi, ha detto di sentirsi molto “renziano” nel suo attacco al vertice: “Confindustria è un bene di tutti. nel mio intervento mi sono sentito molto renziano, l’ho detto nel mio discorso. Non dobbiamo avere paura di confrontarci, come ha fatto il PD, sui programmi”. 

GLI AUGURI DEL SINDACO DOSI A BOLZONI – In serata sono arrivati anche gli auguri del sindaco di Piacenza al riconfermato Bolzoni: “Caro Presidente, anche a nome dell’Amministrazione comunale ti formulo le mie più sentite felicitazioni per il tuo secondo mandato alla guida di Assindustria Piacenza”. Il messaggio del sindaco si è concluso con l’ augurio di salvaguardia del sistema produttivo ed imprenditoriale del territorio.

Queste le parole di Dosi: “In questa fase particolarmente difficile per l’economia piacentina, sono certo che saprai rinnovare l’impegno tuo e dell’associazione che rappresenti per la salvaguardia del sistema imprenditoriale e produttivo del nostro territorio”.


NOTIZIA ore 16.48 – E’ un clima tutt’altro che sereno – a dispetto delle apparenze – quello che si respira a palazzo Cheope poco prima del consiglio che dovra’ indicare il nuovo presidente di Confindustria. I consiglieri sono entrati, verso le 17, alla spicciolata ma nessuno ha voluto parlare. Solo il candidato Claudio Bassanetti, che oggi sfida il presidente uscente Emilio Bolzoni, si e’ lasciato andare ad alcune considerazioni, che pero’ gia’ sottolineano il cambiamento che, se venisse eletto, vorrebbe portare nell’associazione degli industriali: “Vorrei una Confindustria che non sia piu’ gestita da pochi ma che si apra alla base” ha detto con sicurezza. E ha chiarito: “La diffrenza tra me e Bolzoni? C’e’ un confronto tra due visioni di Confindustria che e’ innegabile. Vogliamo una associazione allargata alla base perche’ non abbiamo finora parlato di crisi, ci siamo limitati all’ordinario con un’immagine fuori di poco contronto”. Primo impegno se venisse eletto? “Aprirei un tavolo di crisi con banche, amministrazioni perche’ non possiamo essere gli uni contro gli altri. Non possiamo lasciare gli imprenditori da soli in un periodo cosi’ grave”.