Garante dei detenuti: nero su bianco diritti e doveri e maggiore operatività

La figura del Garante per i Detenuti, nella persona di Alberto Gromi, acquisisce maggiore formalità e vede i propri lineamenti sempre più marcati. Lo ha spiegato Elena Foletti, operatore dei Servizi Sociali del Comune: “Rispetto alla prima nomina avvenuta nel 2010 l’amministrazione comunale ha intravisto la necessità di meglio delineare i contorni del ruolo del garante essendo ormai una figura consolidata a livello amministrativo. Il garante dei detenuti si incarica di accertare che la pena venga scontata nel pieno rispetto dei diritti del detenuto. E per svolgere questo compito deve entrare all’interno del carcere, dialogare con i detenuti e ascoltarli, interagire con loro. Ora le modalità, le tempistiche e gli incarichi sono stati messi, per così dire, nero su bianco e il garante diventa, a tutti gli effetti, una figura istituzionale”.

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CHI E’ IL GARANTE DEI DETENUTI

Il garante è un organo di garanzia che, in ambito penitenziario, ha funzioni di tutela delle persone private o limitate della libertà personale. Istituito per la prima volta in Svezia nel 1809 con il compito principale di sorvegliare l’applicazione delle leggi e dei regolamenti da parte dei giudici e degli ufficiali, nella seconda metà dell’Ottocento si è trasformato in un organo di controllo della pubblica amministrazione e di difesa del cittadino contro ogni abuso.

Oggi questa figura, con diverse denominazioni, funzioni e procedure di nomina, è presente in 22 paesi dell’Unione europea e nella Confederazione Elvetica.

In Italia non è ancora stata istituita la figura di un garante nazionale per i diritti dei detenuti, ma esistono garanti regionali, provinciali e comunali le funzioni dei quali sono definite dai relativi atti istitutivi. I garanti ricevono segnalazioni sul mancato rispetto della normativa penitenziaria, sui diritti dei detenuti eventualmente violati o parzialmente attuati e si rivolgono all’autorità competente per chiedere chiarimenti o spiegazioni, sollecitando gli adempimenti o le azioni necessarie.

Il loro operato si differenzia pertanto nettamente, per natura e funzione, da quello degli organi di ispezione amministrativa interna e della stessa magistratura di sorveglianza.

I garanti possono effettuare colloqui con i detenuti e possono visitare gli istituti penitenziari senza autorizzazione, secondo quanto disposto dagli artt. 18 e 67 dell’ordinamento penitenziario (novellati dalla legge n. 14/2009). Il garante comunale di Piacenza è, come si è detto, Alberto Gromi.