In attesa del debutto dell’Otello di Giuseppe Verdi, venerdì prossimo 22 marzo alle ore 20,30 al Teatro Municipale di Piacenza, domenica prossima, 17 marzo alle ore 17, presso la Sala dei Teatini si terrà il terzo appuntamento con “In..canto d’Opera: Alla scoperta delle pagine più significative dei melodrammi in cartellone con la partecipazione di giovani cantanti”.
L’iniziativa, promossa per il secondo anno dalla Fondazione Teatri di Piacenza nell’ambito della Stagione Lirica 2012/2013 del Municipale, in collaborazione con l’associazione culturale “Nel pozzo del giardino”, nasce dal desiderio di aiutare il pubblico a familiarizzare con le opere inserite nella stagione lirica del Teatro.
L’intento è, infatti, quello di proporre una selezione delle opere in cartellone con i personaggi principali e l’ausilio di un narratore – che farà da trait d’union tra le parti cantate – in modo da permettere allo spettatore di comprendere lo svolgimento della trama.
Domenica, 17 marzo, sarà quindi “illustrato” l’Otello verdiano in scena il 22 marzo alle ore 20,30 e il 24 marzo alle ore 15,30 (anteprima per le scuole il 20 marzo alle ore 15,30).
L’opera, una nuova produzione della Fondazione Teatro Comunale di Modena coprodotta insieme alla Fondazione Teatri di Piacenza e che riprende un allestimento di proprietà del Teatro Regio di Parma, segnò il ritorno del Maestro sulle scene liriche (e all’amato Shakespeare dopo Macbeth), un ritorno che non sarebbe potuto essere più fertile di sviluppi per il teatro europeo del tempo. Verdi infatti si mosse in sintonia con la sensibilità della fin de siècle scegliendo come soggetto uno dei drammi psicologici più inquietanti di tutto il teatro di prosa, dove l’azione è prodotta dall’intreccio di passioni tanto assolute quanto devastanti, dall’odio maligno di Jago alla cieca gelosia di Otello sino all’amore innocente di Desdemona. Con Otello Verdi coronò un’evoluzione naturale del suo teatro, cresciuto in ambiente romantico e a mano a mano sviluppatosi in una direzione ricca di chiaroscuri. Egli aveva da tempo preso atto che i valori intorno a lui erano mutati, e che, se era tramontato il tempo delle battaglie per i grandi ideali, era venuta l’ora di sondare gli abissi vertiginosi dell’animo umano, scavando in profondità nella traccia indicata da alcuni dei suoi personaggi tenorili più inquieti e tormentati, da Stiffelio a Riccardo sino allo stesso Don Carlo. Otello è l’esito di queste sue riflessioni estreme consegnato alla posterità, e figura ancora oggi nei repertori come uno dei drammi più moderni e sconvolgenti.
Domenica saranno quindi proposte le arie più significative della penultima opera verdiana in cui il compositore di Busseto affrontò il tema tragico della gelosia avvalendosi del genio anticonformista di Arrigo Boito, esponente di spicco della scapigliatura e artista fra i più aggiornati della letteratura europea.
Tra queste ricordiamo dall’Atto I il duetto tra Desdemona e Otello “Già nella notte densa”; dall’Atto II l’aria di Jago “Vanne, la tua meta già vedo…” e il duetto tra Jago e Otello “Desdemona rea!”; dall’Atto III il duetto tra Desdemona e Otello “Dio ti giocondi, o sposo!” e dall’Atto IV l’aria di Desdemona “Mia madre aveva una povera ancella…”, l’aria di Desdemona e Otello “Chi è là? Otello?” e l’aria di Otello “Niun mi tema”.
Accompagnati al pianoforte dal Maestro Marco Beretta si esibiranno Oh Hee Jin, nel ruolo di Desdemona, il Tenore Rho Seonghoon nelle vesti di Otello e il Baritono Moon YoungWoo che darà voce a Jago.
L’appuntamento è quindi per domenica prossima 17 marzo alle ore 17 presso la Sala dei Teatini, in via Scalabrini 9.