Sono arrivati in Procura i primi risultati delle analisi fatte sulle impronte digitali raccolte nell’appartamento di Castelsangiovanni in cui il 4 febbraio è stata uccisa Anna Giuliana Boccenti, 90 anni, soffocata nel suo letto. Risultati che al momento incastrerebbero Maria Cristina Filippini, 48 anni, figlia adottiva dell’anziana, in carcere con l’accusa di omicidio volontario: le tracce sul cuscino e sul letto confermerebbero l’ipotesi dell’accusa e cioà che la Filippini era l’unica presente quella notte. Sempre più improbabile, dunque, la partecipazione di uno o più complici e sempre più chiaro un quadro squallido e triste: l’anziana sarebbe stata uccisa dalla figlia per una catenina d’oro poi rivenduta per giocare ai videopoker.