Tutto rinviato per il futuro della Canova di Alseno. Il Tribunale si è riservato altro tempo per approvare il fallimento della ditta di costruzione prefabbricati. La data fissata è al 22 di maggio. Nel frattempo il curatore fallimentare studierà debiti, crediti e movimenti, redigerà una relazione e la porterà durante la nuova udienza.
Settore delle costruzioni sempre più in crisi nel Piacentino. Si è tenuta questa mattina in Tribunale l’udienza fallimentare per la Canova di Alseno la ditta che, come Rdb e da ultima la Rivoli, si occupa di realizzare prefabbricati. Dopo due concordati “buchi nell’acqua”, hanno spiegato i sindacati, oggi si doveva decidere il futuro di 64 dipendenti, di cui circa 30 assunti nella nuova Canova (che aveva fatto un contratto di affitto stipulato con la vecchia società) che non sembra stare molto meglio “visto che ha chiesto cassa ordinaria più volte” hanno fatto sapere. Ora da capire sarà se il fallimento ha prodotto liquidità per i dipendenti, visto che sono previlegiati nelle procedure concorsuali. Quindi creditori del 100% di ciò che gli spetta.
Come detto, nel giugno del 2011, la Canova di Alseno aveva già dimezzato il suo personale, dopo aver depositato in Tribunale l’istanza necessaria per avviare la procedura di concordato preventivo, finalizzata ad evitare il fallimento. Una nuova azienda era subentrata a quella uscente (che poteva contare su due stabilimenti, uno a Piacenza e uno in provincia di Frosinone) attraverso un contratto di affitto. Nel caso in cui dovesse andare in porto il concordato preventivo, sono previsti per i trenta lavoratori “tagliati” ammortizzatori sociali consistenti, pari a dodici mesi più altri sei di cassa integrazione e, in un secondo tempo, la mobilità.