Il gruppo di profughi ospiti del Ferrhotel ha accettato la “buonauscita” di 500 euro. Le ultime trattative si sono tenute questo pomeriggio. Sembra pertanto scongiurata l’ipotesi peggiore, ovvero quella di un’occupazione della struttura alberghiera che in questi anni ha ospitato gli stranieri. Il titolare della struttura, Carlo Loranzi, appare però poco soddisfatto. Secondo il gestore il Governo poteva fare di più: “Ci si accorge del problema ora che i finanziamenti sono finiti, ma ci si poteva pensare un po’ prima, cercando soluzioni e magari inserendo queste persone nella società e nel mondo lavorativo. E invece, adesso che non hanno più una struttura a disposizione, si consegna loro 500 euro. Ma a cosa possono servire alla realtà dei fatti? Dove andranno e cosa faranno con questi soldi?”. Loranzi spiega poi di aver avanzato delle proposte che a causa di una burocrazia serrata non sono state prese in considerazione: “Avevamo individuato delle strutture che potevano ospitare i profughi, almeno fino al termine dell’inverno, strutture non di tipo alberghiero, ma non se ne è fatto nulla”. In ultimo resta il problema della distribuzione dei 500 euro, problema non da sottovalutare secondo Loranzi: “Non è ancora chiaro come verranno consegnati, quando, in che modalità, il rischio è che, nonostante l’accordo di oggi, la vicenda possa avere ancora delle code negative”.
Quasi tutti i profughi accettano i 500 euro, resta una decina di irriducibili
I profughi in gran parte accettano i 500 euro proposti. Continua la trattativa, o meglio, l’opera di persuasione delle istituzioni verso una settantina di rifugiati, che da qualche settimana stanno protestando, sia davanti a Prefettura che davanti al Comune, perché domani scadranno i termini per la loro accoglienza nelle strutture, tra cui il Ferrhotel alla stazione. Erano partiti da una cifra di 2mila euro per andarsene, “lo consideriamo il minimo per poter cercare lavoro o una sistemazione da soli”, avevano detto. Il governo, tramite la Prefettura, ne aveva offerti 500. Ora quasi tutti sembrano aver accettato quella cifra, a parte una decina di irriducibili.”Confermo che stiamo parlando con loro e sembra ci sia un orientamento positivo” ha spiegato Carlo Loranzi del Ferrhotel. Entro sera si conta di convincerli tutti.
“Il margine di trattativa è zero” ha ribadito oggi il prefetto Antonino Puglisi, sottolineando come “si tratta di un impegno particolare che l’Italia, giustamente, ha fatto per le esigenze di queste persone accolte e ospitate. Dopo due anni bisogna però arrivare a una soluzione”.
Oggi scadono i termini e quindi anche i fondi per la loro permanenza e il prefetto si è augurato che “l’offerta sia convincente e da tutti accolta. Non ci sarà più possibilità di rimanere. Il problema, se non risolto, si affronterà in altra sede” ha detto a margine, alludendo alla natura di ordine pubblico se dovessero mettere in pratica l’occupazione annunciata del Ferrhotel.