Dopo il successo di “Mimì e la felicità”, ritorna a Piacenza per le scuole il Teatro Stabile di Innovazione La Piccionaia-I Carrara. In scena “L’acqua invisibile”, per i bambini dai 5 ai 10 anni: uno spettacolo che unisce teatro ed educazione all’ambiente e allo sviluppo sostenibile, realizzato in collaborazione con ARPA Friuli Venezia Giulia – LaREA – Laboratorio Regionale di Educazione Ambientale e con il patrocinio di Ispra – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.
Appuntamento al Teatro Comunale Filodrammatici da mercoledì 27 febbraio a venerdì 1° marzo per la Stagione di Teatro Scuola “Salt’in Banco” proposta da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri e Comune di Piacenza – Assessorato alla Cultura. Doppie recite alle ore 9.15 e alle ore 10.45 sono in programma nelle giornate di mercoledì e venerdì, mentre il giovedì è prevista una sola rappresentazione alle ore 10. La regia è di Carlo Presotto, che firma il testo dello spettacolo e gli ambienti video con Paola Rossi ed è protagonista in scena insieme a Giorgia Antonelli. La scenografia è di Mauro Zocchetta, la realizzazione tecnica di Luciano Lora.
Il nostro rapporto con l’acqua prende mille forme lungo tutta la nostra vita, fino dai primi mesi prima di nascere. L’acqua ci permette di plasmare e di giocare a dare forma, l’acqua è un piacere, ma anche un obbligo: “lavati le mani!”. L’acqua ci viene insegnata come una favola a scuola. Ma oggi il lieto fine della favola non è più scontato, dipende da noi. L’acqua si consuma. L’acqua non basta più. E non si tratta solo dell’acqua che vediamo scorrere dal rubinetto.
La maggior quantità di acqua che consumiamo è nel carrello della spesa: alimenti, indumenti, oggetti. Per produrli è stata consumata acqua, magari in paesi lontani dal nostro, provocando siccità, conflitti, migrazioni. È l’acqua invisibile, che consumiamo senza neppure vederla. Ed è questo consumo che già oggi rende critica la disponibilità di acqua soprattutto in alcune aree del pianeta. Allora bisogna iniziare a riscrivere questa storia, ripartendo dalle grandi narrazioni mitiche dei popoli antichi. E costruire un nuovo rapporto con l’acqua e le altre risorse naturali, basato sulla sobrietà e sulla consapevolezza. Per rendere il futuro possibile, perché il lieto fine della favola è nelle nostre mani.
Carlo Presotto e Giorgia Antonelli scivolano lungo la corrente del racconto, dalla storia australiana della rana egoista a quella somala di Xiltir e Gul, a quella contemporanea del pastore con i jeans. Tra comici documentari scientifici e pubblicità a confronto, interagiscono con un flusso continuo di immagini video dal vivo, proponendo un ventaglio di diversi punti di vista, tra i quali gli spettatori potranno scegliere un proprio punto di partenza, per scrivere la propria favola dell’acqua. Per iniziare a scrivere il proprio futuro.
Nella passata stagione di “Salt’in Banco” al Teatro Comunale Filodrammatici La Piccionaia aveva presentato un altro spettacolo dedicato all’educazione ambientale, sempre diretto da Carlo Presotto: “La danza delle api”, sulla biodiversità.