Neonata morta dopo il parto, ginecologa piacentina condannata per negligente ritardo. La pena, ridotta in appello, da otto a quattro mesi (pena sospesa). Nel mese di luglio 2011 il Giudice del Tribunale penale di Piacenza, Adele Savastano, aveva dichiarato la dirigente medico presso il reparto di Ginecologia-Ostetricia del Nosocomio, responsabile della morte della piccola Melanie verificatasi a causa di massiva aspirazione di meconio, a seguito di intervento di parto cesareo eseguito con negligente ritardo e condannava l’imputata alla pena di mesi otto di reclusione.
All’udienza di ieri, la Corte di Appello di Bologna (I Sezione penale) ha confermato il giudizio di penale responsabilità a carico della dottoressa piacentina per aver cagionato per colpa la morte di Del Rosario Quezeda Melanie.
La sentenza della Corte ha ridotto da otto a quattro i mesi la pena detentiva – riconoscendo alla madre della piccola, Nunez Florimon Carina (difesa dall’Avvocato Sergio Castagnetti del Foro di Piacenza) e al padre, Quezeda Vinicio Antonio (difeso dall’Avvocato Massimiliano Perotti del Foro di Piacenza), rispettivamente la somma di euro 180mila e 150mila euro a titolo di provvisionale sul danno.