“Oggi stiamo zitti, rispettiamo il silenzio elettorale”. Ligio al dovere, alle 11 come suo solito, il segretario del Pd Pier Luigi Bersani si è recato alle urne, insieme alla famiglia al seggio della scuola Pezzani. Poche parole, solo di cortesia con i giornalisti, visto che “rispettiamo il silenzio” ha ribadito più volte.
“La neve non impressiona qui” ha risposto poi a chi gli ha chiesto se il maltempo avesse potuto far desistere qualcuno dall’andare al voto. Mentre su come passerà la giornata riserbo totale: “Sono affari miei” ha risposto, anche un po’ seccato.
Ma Bersani si era espresso in mattinata sul quotidiano Unità: “Noi possiamo uscire dalla crisi soltanto se non concediamo tutto alla protesta e alla sfiducia e, al tempo stesso, se comprendiamo che non si può governare senza cambiare. Governo e cambiamento vanno tenuti insieme e il Pd è l’unico partito che può farlo”. Lo afferma il leader dei Democratici, che aggiunge: “Noi siamo alternativi alla destra, a Berlusconi, al leghismo. Ed è rispetto a questo che vogliamo voltare pagina. Dopodiché – continua – sappiamo bene che la semina di questi governi berlusconiani e leghisti ha portato a uno stato enorme di insofferenza nel Paese. Gran parte di quello che definiamo Grillo è uno stato d’animo che raccoglie tanti affluenti”. Ma, osserva Bersani, “questo stato d’animo che contiene anche spinte verso il cambiamento viene portato da Grillo, Casaleggio e compagnia su una strada che ci porta alle macerie, sia sul piano economico e sociale che sul piano democratico”. In ogni caso, con i grillini, aggiunge Bersani, “sono pronto a discutere di tutto ma sulla democrazia non mollo di un millimetro”.