Clamoroso fatto di cronaca a Piacenza. “All’obitorio del cimitero di Piacenza hanno ‘dimenticato’ il corpo di mio fratello per giorni fuori dalla cella frigorifera in attesa dell’autopsia, non abbiamo potuto neppure rivederlo per le condizioni in cui era ridotto”. E’ in sintesi questo il contenuto della denuncia presentata ai carabinieri di Fiorenzuola dalla famiglia di un uomo di 36 anni, morto a inizio febbraio. Il fatto e’ avvenuto all’obitorio del cimitero, dove vengono conservati i cadaveri in attesa degli esami autoptici. Il 2 febbraio, il 36enne e’ stato trovato morto nel garage di casa a Fiorenzuola e il corpo e’ stato portato nella struttura cittadina in attesa dell’autopsia. Ma secondo quanto sostengono i familiari non e’ stato possibile effettuare compiutamente l’esame per lo stato in cui si trovava dopo alcuni giorni passati non in cella frigorifera, ma in una stanza normalmente riscaldata. Un fatto su cui i carabinieri di Fiorenzuola stanno eseguendo approfondimenti.
La famiglia ha annunciato di voler denunciare il Comune di Piacenza, responsabile della struttura, e la societa’ Iren che la gestisce. Proprio a questi due soggetti e’ giunta nei giorni scorsi una lettera dell’Igiene pubblica dell’Asl: nel corso di un’ispezione successiva alla denuncia sono stati riscontrati diversi problemi, che l’azienda sanitaria ha invitato a sistemare nel piu’ breve tempo possibile. Per il momento, però, non sono state emesse sanzioni ne’ presi altri provvedimenti.