COPRA ELIOR PIACENZA – ANDREOLI LATINA = 3-0 (25-19 25-16 25-21)
Copra Elior: De Cecco 1, Fei 15, Holt 11, Simon 13, Zlatanov 8, Papi 6, Marra (libero 55%), Corvetta, Vettori, Tencati 1, Maruotti, Ogurcak all. Monti
Andreoli: Guemart 2, Jarosz 11, Fragkos 3, Rawerdink 2, Veheres 2, Patriarca 4, Rossini (libero 38%), Prandi (libero), Troy 6, Noda, Cisolla 8, all. Prandi
Arbitri: Sobrero, Boris Durata set: 26’ 24’ 25’ tot. 1h15’
Spettatori: 2971 Incasso: 12.800 euro
Gara senza storia, piegata forse dal miglior Copra Elior visto in stagione, almeno nei primi due set. Generoso e a tratti spettacolare. Nell’anticipo di campionato, l’Andreoli Latina esce dal Palabanca di Piacenza con le ossa rotte dagli ace di un Copra Elior che non ha fatto sconti con Holt, ma soprattutto con un indiavolato Simon (sempre più in forma). E dire che i laziali, pur senza l’infortunato Sottile in regia, erano partiti anche bene, lottando alla pari fino a quota 10, tenuti a galla in particolare da Jaorsz. Poi, al primo turno di battuta di Simon, la squadra di Prandi si è sgretolata e da lì in avanti ha potuto ben poco. Addirittura tramortita nel secondo set (sotto 14-4) ancora dopo un turno al servizio del gigante cubano, Latina si è disunita e si è mostrata incapace di reagire. Solo dopo una girandola di cambi attuata da Prandi (dentro Cisolla e Troy), la squadra è sembrata ritrovarsi, ma è stato un fuoco di paglia.