Per “Centro Democratico” e’ stato in visita questa sera a Piacenza, presso l’Osteria del Borgo in Via Calzolai, l’onorevole e bandiera del Milan, Gianni Rivera. Quello che venne ribattezzato da Gianni Brera come il “golden boy” del calcio italiano – dopo il pallone d’oro vinto nel ’69 – oggi corre come capolista al Senato per il movimento guidato da Bruno Tabacci, che sostiene il Partito Democratico. Durante la serata sono stati presentati i candidati piacentini, con la presenza anche del capolista alla Camera, Elena Torri. “Rappresentiamo l’area di centro sinistra, con serietà nelle proposte – ha detto Rivera spiegando il programma del movimento -, vorremmo riuscire a creare un’area di governo credibile e dare modo ai cittadini di tornare a una politica seria, di sviluppo e di merito”. Poi, in prospettiva post elettorale, ha anche ammesso che con il centro di Monti si potra’ dialogare: “Se non ci fosse maggioranza parliamo con chi condivide il progetto. Tutti dicono la stessa cosa offendendosi. Bisogna pero’ incidere sui costi, riducendo i parlamentari, così come eliminando le province. Se ne parla da trent’anni e poi non si fa mai”. Infine, immancabili le domande sul calcio, che pero’ sconfina sempre nella politica. Balotelli e’ stato un acquisto elettorale, gli viene chiesto? “Gioca nel Milan, non credo che lo porteranno in Parlamento” ha risposto. Il tridente con la cresta? “L’importante sono i piedi” ha chiosato senza nessun dubbio, mentre sulla partitissima di domani in Champions League si e’ augurato che “possa vincere il Milan. Temo che non lo fara’, e’ questo il problema”.