A seguito della pubblicazione delle fotografie vincitrici del concorso “Museo in un click”, alla giuria del concorso sono giunte segnalazioni di una presunta violazione delle norme del bando. In particolare è stato sollevato da più parti il dubbio sull’originalità e autenticità della fotografia prima classificata, Piacenza punta sull’arte.
Come la promozione dell’iniziativa e il suo generale apprezzamento hanno avuto quale canale principale di comunicazione internet e la rete, così anche le contestazioni hanno utilizzato soprattutto la pagina facebook della Ricci Oddi per giungere a destinazione, sul tavolo della giuria. Nel giro di poche ore dalla pubblicazione delle foto vincitrici sui siti dei musei protagonisti del concorso – la Galleria Ricci Oddi, i Musei civici di Palazzo Farnese e il Museo di Storia Naturale – il popolo della rete ha individuato l’immagine della fiche utilizzata come base per costruire la foto Piacenza punta sull’arte e il sito internet dove essa compare e ha posto con forza la questione della sua originalità ed autenticità all’attenzione della giuria, oltre che dei media locali. Senza alcun dubbio segnalazioni preziose, anzi indispensabili, senza le quali non sarebbe stato possibile accertare l’avvenuta violazione del bando di concorso. Durante i suoi lavori, infatti, la giuria aveva constatato che la foto Piacenza punta sull’arte era il risultato di un fotomontaggio, cosa che, peraltro, le norme del bando di concorso non escludevano. Obiettivo del concorso era la promozione dei tre musei piacentini con fotografie che, nella libera interpretazione degli autori, fossero in grado di comunicarne in modo innovativo e efficace l’immagine.
Piacenza punta sull’arte era stata selezionata “per la forza comunicativa nella raffigurazione del soggetto prescelto e per la capacità di sapere pienamente interpretare lo spirito del concorso proponendo un’immagine metaforica che invita a scommettere sulla vocazione culturale di Piacenza” (questa in sintesi la motivazione della scelta della giuria). Il fotomontaggio, cui hanno fatto ricorso anche altri partecipanti, era stato utilizzato per tradurre in immagine l’idea della scommessa sulla cultura. In tale operazione, così come in tutti gli altri casi in cui le foto scattate sono state presentate dagli autori in versioni rimaneggiate al computer, non è stata riscontrata alcuna scorrettezza. E giustamente, in quanto nessun divieto in tal senso era previsto nel bando di concorso.
Ciò che la giuria non è stata in grado di cogliere in sede di giudizio, non essendo i giurati fotografi esperti, sono gli elementi per riconoscere nella fiche un’immagine pubblicata su un sito internet americano. Sulla base delle contestazioni e segnalazioni pervenute, la giuria ha dunque effettuato le opportune verifiche, per accertare il rispetto di tutte le condizioni di ammissione al concorso. L’art. 8 del bando infatti recita “…. Ogni partecipante dichiara di essere unico autore delle immagini inviate e che esse sono originali, inedite e non sono in corso di pubblicazione, che non ledono diritti di terzi….” Una richiesta di chiarimenti rivolta all’autore della foto Piacenza punta sull’arte ha consentito di accertare che effettivamente la fiche utilizzata per il fotomontaggio era stata scaricata da un sito internet. La giuria, quindi, riunitasi lo scorso 6 febbraio, accertata la violazione dell’art. 8 del bando, ha escluso dal concorso “Museo in un click” la foto Piacenza punta sull’arte, in quanto non può ritenersi opera di unico autore, annullando l’assegnazione alla fotografia Piacenza punta sull’arte del 1° premio del concorso.
Conseguentemente la giuria ha approvato la nuova classifica delle tre foto vincitrici, tenuto conto della graduatoria delle prime cinque foto selezionate durante la fase istruttoria:
1° premio: Statua che guarda
2° premio Lycaona
3° premio: Prego, accomodatevi
Il supplemento di istruttoria che ha portato all’esclusione della foto Piacenza punta sull’arte e di conseguenza alla formulazione di una nuova classifica delle fotografie vincitrici è stato un atto doveroso, nel rispetto delle regole e di tutti i partecipanti che a quelle regole si sono attenuti; ma vuole anche essere, in tempi con tante ombre, un chiaro segno di trasparenza e chiarezza. Si può sbagliare in assoluta buona fede ma, una volta accertato l’errore, occorre porre in essere quanto necessario per riportare le cose nell’alveo della correttezza. La giuria ringrazia dunque tutti coloro che con le loro segnalazioni hanno permesso di eliminare gli effetti di una decisione sbagliata, seppur onestamente presa. Da oggi tutte le foto che hanno partecipato al concorso “Museo in un click” saranno pubblicate sulla pagina facebook della Galleria Ricci Oddi.
Giovedì 21 febbraio, alle ore 16,00, nella sala “Giuseppe Sidoli” della Galleria si terrà la premiazione delle foto con la consegna delle tre macchine fotografiche in palio. A tutti l’invito a partecipare.