Gli incontri elettorali del Pdl a Piacenza calano l’asso. E’ infatti arrivato in mattinata il segretario nazionale Angelino Alfano, che ha tenuto una conferenza stampa nella sede del partito in via XXIV Maggio 142. Nell’occasione l’ex Guardasigilli, rivolto a dirigenti del Pdl piacentino, amministratori locali e i coordinatori delle sezioni dei vari comuni della provincia ha spronato i suoi contro quello che e’ stato definito “il polo della magistratura che e’ sceso in campo per queste elezioni”.
Arrivato accompagnato da Filippo Berselli, Giampaolo Bettamio, dalla capolista alla Camera Michela Vittoria Brambilla e da Daniela Bergamini, il segretario Alfano ha poi ammesso che il capo della colizione e quindi candidato alla premiership, pur riservandosi di comunicarono ufficialmente dopo il voto, “sara’ Silvio Berlusconi, che non e’ mai stato messo in dubbio da nessuno all’interno del partito. Lui e’ detentore del titolo di capo coalizione e non e’ neanche mai stato sfiduciato dal Parlamento”.
“Un presidente del Consiglio espressione della coalizione di centrodestra che non sia Silvio Berlusconi. E chi puo’ essere? Noi siamo il partito nazionale che e’ forte dal Nord al Sud, primo partito della coalizione, e quindi noi indicheremo il candidato presidente. In questo momento noi non lo abbiamo indicato, perche’ lo faremo il giorno dopo la vittoria nelle elezioni direttamente al presidente dellaa Repubblica. Ma abbiamo ben chiaro chi sia il leader della coalizione, riconosciuto come tale anche dalla Lega e da tutti gli altri alleati, ed e’ Silvio Berlusconi, che e’ il fondatore del nostro partito e – usando una metafora sportiva – e’ il detentore del titolo, perche’ Berlusconi ha vinto le elezioni del 2008 e nel frattempo non ha mai piu’ perso ne e’ stato mai sfiduciato dal Parlamento” ha detto il segretario del Pdl.
“Tre sono i punti di grande, grande, grande contrasto tra noi da una parte e Monti-Bersani dall’altra. Sono: i poteri di Equitalia, il redditometro e l’uso dei contanti”. Alfano, parlando a Piacenza, ha definito questi come i punti che caratterizzano la sua coalizione in materia di politica fiscale.
“Noi siamo per rivedere fortemente i poteri di Equitalia – ha aggiunto – perche’ riteniamo ad esempio che la prima casa debba essere impignorabile cosi’ come i beni ed i macchinari aziendali ed i crediti commerciali. Riteniamo anche che il redditometro porti con se degli indici assolutamente irragionevoli perche’ non e’ possibile che siano indici di reddito la proprieta’ di un cagnolino o i giochi ed i libri per i bambini, non crediamo che tutto cio’ sia di buonsenso e ragionevole. Cosi’ come crediamo profondamente sbagliato il limite all’uso dei contanti, chi vuole spendere in contanti lo va a fare all’estero e questo contribuisce al calo dei consumi, inoltre l’imposizione dell’uso dello strumento elettronico – carta di credito e bancomat oppure degli assegni – crea un’inaccettabile ingerenza dello Stato nelle nostre scelte di vita quotidiana”.
“Addebitiamo la responsabilita’ del crollo dell’economia ad una scelta di austerita’ che non e’ stata accompagnata dallo sviluppo e dall’equita”. Il segretario del Pdl Angelino Alfano, lo ha detto nella prima tappa del suo tour elettorale in Emilia-Romagna, parlando delle scelte di politica economica del governo Monti.
‘Proprio questa mattina a Milano ho parlato con Sangalli nella sua veste di presidente di Rete Imprese Italia – ha detto Alfano – mi ha fatto presente il dramma delle imprese che chiudono e quanto l’economia sia stata danneggiata dal crollo dei consumi determinato a nostro avviso anche dalla scelta di Mario Monti di imporre l’Imu: i consumi sono crollati, il debito pubblico e’ cresciuto, l’economia non e’ in stagnazione ma e’ in recessione, gli utlimi dati Istat di questa mattina sul quarto trimestre dell’anno scorso hanno individuato un calo di -2,7%, dato recessivo clamoroso”.
Il segretario si è poi espresso sulla coabitazione forzata tra i due partiti (Pdl e Fratelli d’Italia) nella stessa sede piacentina: “La stessa cosa si verifica in via dell’Umiltà. La nascita di Fratelli d’Italia è stato determinato insieme, è un’alleanza sull’amicizia. Anche a Roma abbiamo fatto si che potessero lavorare nella fase di creazione del nuovo movimento. Non significa che siamo due partiti differenti ma che questo aspetto è bello da dire in pubblico per una politica non feroce”.
Infine il presidente della Provincia Massimo Trespidi, e ora incaricato di ricostruire il Pdl piacentino dopo le defezioni di molti in Fratelli d’Italia, ha poi chiesto al segretario la partecipazione di Silvio Berlusconi a Piacenza: “Visti i risultati avuti dal partito locale, pensiamo di meritare la sua presenza prima della fine della campagna elettorale”.