Carnevale nel Piacentino, gli appuntamenti in programma

Oggigiorno il Carnevale non è così apprezzato come lo era un tempo. Sono in molti, infatti, a credere che sia una festa dedicata ai bambini, anche se non vi sono più così tante iniziative come  una volta. Lo confermano i piacentini che Nicolas Cattivelli, Giovanni Mandelli e Bartolomeo Volpi del liceo di scienze sociali G.M. Colombini hanno intervistato per le vie del centro durante lo stage che stanno conducendo presso Radio Sound e la redazione di Piacenza 24.

Radio Sound

Lo odio, lo festeggiavo da piccolo, c’erano più occasioni di andare in giro a festeggiare con gli amici, ma francamente ricordo poco. A volte mi travestivo da Batman (a volte lo faccio ancora…), ma non ho mai avuto una gran passione, infatti quest’anno me ne starò in casa per evitare di vedere la gente che tira coriandoli!”

“Non ho una gran passione per questa festa, infatti quest’anno non la festeggerò proprio. Invece,  da bambina lo festeggiavo perché compio gli anni in questo periodo e le cose quindi coincidevano. La passione per questa festa non l’ho mai avuta, nessuno dei miei famigliari la amava particolarmente. Ricordo che quando avevo circa cinque anni, m’ero travestita da geisha. Quanto ai dolci di carnevale, tra i miei preferiti ci sono le frittelle, quelle classiche di Piacenza.”

“Sì, mi piace: tutti si vestono in modo diverso, prendendo ispirazione da personaggi diversi… è divertente. Da bambino, mi mascheravo e andavo all’asilo a festeggiare con i miei amici, il mio travestimento preferito era quello di Peter Pan: è una passione che mi hanno trasmesso i miei genitori. I miei dolce preferiti di carnevale sono i gonfietti. Quest’anno me ne andrò a festeggiare in discoteca.”

Quest’anno sono parecchi gli eventi in provincia di Piacenza, la scelta è molto varia: a Castell’Arquato, sabato 16 e domenica 17 febbraio l’evento si ispirerà al famoso carnevale veneziano, uno dei più famosi d’Italia. Durante queste due giornate si potrà visitare il borgo medievale, assistere alla preparazione e degustazione di gelato e Macarones, meringhe ripiene di crema di vari gusti. Inoltre si potrà giocare ad antichi giochi di società e d’azzardo e fare aperitivi in maschera nei vari bar del paese.

A Bobbio le feste si svolgeranno domenica 10, sabato 16 e domenica 17 febbraio dove sfileranno i vari carri allegorici per la piazza fra musiche e animazioni varie, mentre in Santa Chiara domenica 10 e sabato 16 avranno luogo due balli in maschera.

Da giovedì 7 a lunedì 12 Febbraio, invece, a Fiorenzuola d’Arda, vi sarà la tradizionale “Zobia”. Questa tipica festa deve il suo nome al latino iovia” che significa giovedì, quindi fa riferimento al “giovedì grasso” e dà spazio alla creatività degli abitanti del comune. Una delle principali regole di questa festa è l’utilizzo per la creazione dei travestimenti di materiale povero e facilmente reperibile come stracci o abiti smessi. Sabato 9 sarà la giornata dedicata ai bambini, mentre domenica 10 e lunedì 11 ci saranno le sfilate dei carri.

L’Unione Valnure e Valchero organizzerà due fine settimana all’insegna del divertimento carnevalesco nelle province di Podenzano (sabato 9), Vigolzone (domenica 10), San Giorgio P.no (sabato 16) e Carpaneto (sabato 16 e domenica 17).

Al centro commerciale “Porta San Lazzaro”, domenica 10 febbraio dalle ore 17.00 il divertimento vi aspetta con l’affascinante spettacolo dell’Albero Azzurro insieme al famoso protagonista Dodò e i suoi amici. Mille avventure da raccontare, da vivere insieme a tutti i bambini: il divertimento vi aspetta!

Infine, per i più piccoli, domenica 10 Febbraio avverrà la prima edizione del “Carnevale dei Bambini” in piazza Duomo, a Piacenza. Sarà una sfilata di maschere con numerosi premi, condita da intrattenimento, musica, giochi e stand gastronomici. L’animazione dell’evento sarà a cura di Radio Sound.

Vi raccomandiamo inoltre di stare attenti alle direttive emesse dai vari comuni, come quelle di Fiorenzuola, che proibiscono l’utilizzo di bombolette spray, contenenti ad esempio coriandoli o stelle filanti, e di manganelli in plastica. I trasgressori saranno puniti con sanzioni economiche da 25 a 500 €.

Ed ora un po’ di storia: la festa del Carnevale affonda le proprie radici nell’antica usanza cristiana di fissare in questa giornata il termine ultimo in cui era possibile mangiare carne prima del periodo della Quaresima. L’etimologia della parola, infatti, risale al “Carnem Levare”, espressione latina con cui nel medioevo si indicava l’astensione dal mangiare carne a partire dal primo giorno di quaresima sino al “Giovedì Santo” prima della Pasqua. I festeggiamenti, tuttavia, hanno origini remote e probabilmente risalgono ad antichi riti pagani, in cui si faceva uso di maschere allo scopo di allontanare gli spiriti maligni. Solo in seguito all’ avvento del cristianesimo i riti del carnevale persero l’ originario carattere magico-rituale, per diventare semplice occasione di divertimento popolare. Oggi, l’utilizzo delle maschere è ancora presente e i festeggiamenti si basano su feste mascherate, sfilate di carri allegorici e preparazione di dolci tradizionali come sprelle, chiacchere e frittelle.