Presentati i vincitori del concorso di idee per il Parco delle Mura ma è subito polemica. A Palazzo Farnese, dove sono stati esposti i progetti, erano presenti anche alcuni architetti che hanno partecipato al concorso i quali hanno denunciato: “I vincitori, sia del primo che del secondo premio, sono strettamente legati a uno dei professori in giuria”.
“Il professor Sergio Crotti (Politecnico, ndr) ha rapporti di collaborazione con i vincitori, la sua assistente e alcuni architetti che hanno già collaborato con lui alla realizzazione della Summer School”. E’ stata la segnalazione di alcuni professionisti che hanno partecipato al concorso, presenti a Palazzo Farnese: “Abbiamo contattato sia il sindaco che Sergio Fuochi (responsabile dell’ente bandi e gare del Comune) ma non abbiamo avuto risposta” hanno riferito.
Naturalmente, hanno anche tenuto a precisare, “non abbiamo alcun fine accusatorio ma solo di richiedere se potessero esserci eventuali incompatibilità fra alcunii partecipanti e quanto riportato nel bando di gara”.
Una risposta in realtà l’avevano avuta: “Sì, ci hanno detto che non avevano aperti contratti di lavoro. Certo, siamo tutti liberi professionisti, è normale che non ci sia un contratto sottoscritto ma il legame di lavoro tra i vincitori e il professor Crotti è palese”.
Il progetto per il Parco delle Mura, rientra nell’ambito di un concorso regionale che ha messo in palio 5 milioni di euro per la riqualificazione di areee urbane. Sono 19 i partecipanti, e l’ambito cittadino potrebbe accaparrarsi una delle fette più importanti della somma, vista la vastità dell’area di interesse. Ma, dopo la presentazione di rito alla presenza del sindaco Paolo Dosi, dell’assessore alla Pianificazione e Rigenerazione Urbana Silvio Bisotti e il presidente provinciale dell’Ordine degli Architetti Benito Dodi, che ha fatto parte della Commissione giudicatrice del concorso, è scoppiata la polemica.
La mostra, aperta nella Sala mostre fino al 20 febbraio prossimo, aveva messo in palio premi che andavano dai 20 mila euro per il primo classificato, 13 mila per il secondo e 7 mila euro per il terzo. “Sia i primi che i secondi classificati, come abbiamo segnalato, sono direttamente collegati al professore del Politecnico, con il quale collaborano da tempo” ha spiegato uno dei delusi.
La cordata vincitrice è costituita dal raggruppamento temporaneo di professionisti guidato da Carmela Andriani (Roma) e composto da Joao Antonio Ribeiro Ferreira Nunes, Carlos Manuel Ribas da Silva, Cecilia Anselmi, Chiara Maria Amalia Bertoli, Juan Carlos Dall’Asta Gutierrez, Vito Fortini, Vito Marco Marinaccio e Juan Ignacio Zolilo Sanchez. Il secondo premio è stato attribuito al raggruppamento temporaneo di professionisti formato dalla capogruppo Francesca Schepis (Messina), da Giovanna Falzone e Maria Rita Udardi, mentre al terzo posto si è classificato il romano Massimo Valente.
La mostra, allestita in collaborazione con l’Ordine degli Architetti, sarà visitabile sino al 20 febbraio prossimo, nei seguenti orari: da martedì a domenica dalle 10 alle 13 nonché, nei pomeriggi di venerdì, sabato e domenica, anche dalle 15 alle 18.
DI SEGUTO LO STRALCIO SPECIFICO PER POTER PARTECIPARE AL CONCORSO
Art. 8 _ INCOMPATIBILITÀ DEI PARTECIPANTI E CONDIZIONI DI ESCLUSIONE
Verranno esclusi dal concorso (e dal premio), previo accertamento delle incompatibilità:
– i componenti effettivi o supplenti della Commissione Giudicatrice, i loro coniugi, parenti e affini
fino al terzo grado compreso e chiunque abbia con detti componenti un rapporto
continuativo e notorio di lavoro o collaborazione e i loro parenti e affini sino al terzo grado
compreso;
– gli amministratori, i consiglieri comunali, i membri di commissioni comunali, i dipendenti, i
consulenti e i collaboratori coordinati e continuativi del Comune di Piacenza e i loro parenti e affini
sino al terzo grado compreso;
– coloro che hanno partecipato alla stesura del Bando e dei documenti allegati e all’organizzazione del concorso;
– coloro che hanno rapporti di lavoro dipendente con Enti, Istituti o Amministrazioni pubbliche
salvo specifica autorizzazione;
– coloro che hanno in corso rapporti di lavoro o di collaborazione continuativo con i membri della
Commissione giudicatrice effettivi o supplenti.
– coloro che incorrono nelle situazioni espressamente previste dall’art. 38 del D.Lgs. 163/2006;