Enzo Varani, consigliere provinciale di Unione Padana, torna sulla questione dell’amianto ancora presente sui tetti e negli edifici di Piacenza, e si dice preoccupato per le modalità con cui il comune stia affrontando il problema, in particolare sulla preparazione di chi ha ricevuto l’incarico di seguire la rimozione dei pannelli. Di seguito il comunicato inviato agli organi di stampa.
“In data 30.1.2013 ho assistito alla commissione consiliare 2 del Comune di Piacenza, che è stata convocata per trattare dell’amianto ancora troppo presente negli edifici di Piacenza: reputo l’argomento di particolare interesse ed a nome di Unione Padana, voglio sottolineare come la commissione sia stata convocata pochi giorni dopo la nostra segnalazione agli organi di stampa della situazione riguardante i tetti in amianto in via Millo nelle vicinanze della scuola Anna Frank.
Sono rimasto molto stupito dalle rassicurazioni fornite dai tecnici comunali in quanto evidenziano che non c’è nessun rischio per la cittadinanza. Pertanto ho deciso di approfondire la questione.
A rispondere alle domande dei consiglieri sulla delicata materia dei pannelli contenenti amianto ubicati vicino alla scuola Anna Frank era presente la responsabile del Servizio Ambiente del comune di Piacenza, a cui tutti i presenti si rivolgevano con il titolo di “dottoressa”, dalla stessa mai smentito. Essendo tale titolo non indicativo della laurea conseguita ho letto il suo curriculum pubblicato sul sito del comune. Mi aspettavo una laurea in medicina in quanto si parlava della salute dei cittadini e dei bambini dell’Anna Frank e di rimozione di pannelli di amianto. Con stupore ho appreso che in realtà tale responsabile ha conseguito nel 1975 il “diploma di maturità tecnica (specializzazione elettronica) con voto 54/60 presso l’Istituto tecnico industriale G. Marconi di Piacenza”. Sono quindi preoccupato di come il Sindaco Dosi, scegliendo i responsabili, abbia deciso di tutelare la salute dei cittadini in una così delicata materia. Le risposte tecniche avute dai consiglieri e dalla cittadinanza sono da considerarsi attendibili?
Con tale preoccupazione nel cuore ho eseguito ulteriori controlli e risulta da informazioni pubblicate su internet, che tale responsabile è anche la Responsabile dell’associazione “La Funtanela – Legambiente sezione di Cadeo”, come risulta da Prontocomune di Pontenure e Cadeo – 2010. Il che mi ha un po’ sollevato, in quanto Legambiente fa dell’ambientalismo la sua bandiera. Ma come si conciliano le affermazioni che finché non è friabile, l’amianto non è pericoloso con la posizione di Legambiente? È come dire che se qualcuno continua a spararti con un mitragliatore, finché non ti colpisce non è pericoloso. Per me i pannelli di amianto sono bombe a orologeria e se il Comune interverrà solo quando saranno friabili vorrà dire che interverrà solo quando qualcuno sarà stato vittima di un colpo che può essere mortale anche dopo 30 anni di malattia. Inoltre, spiace aver assistito ad una commissione che invece di concentrarsi in modo particolare sugli edifici di proprietà del comune, ha voluto mantenere l’argomento sul generico, io penso che il comune debba provvedere immediatamente a sostituire le parti in amianto degli edifici di proprietà, e che debba provvedere immediatamente. Penso inoltre che l’amministrazione dovrebbe avvalersi dei suoi dipendenti più competenti, per affrontare con immediatezza e severità l’argomento coi privati, facendo tutto il possibile perché venga subito eliminato tutto l’amianto dalla nostra città.