“Non credo che uno faccia una causa verso un terzo se non si ritiene che ci sia un danno”. Lo ha detto Tommaso Foti (Fratelli d’Italia) durante le comunicazioni in Consiglio comunale intervenendo sulle manovre finanziarie fatte dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano tra cui anche quella legata al titolo Fresh con JP Morgan (advisor Prometeia) che ha scatenato numerose polemiche in questa settimana.
“Dalla lettura del Bilancio 2011 – ha detto Foti – ricavo che la Fondazione presenta un’eccessiva indisponibilità del patrimonio (con oltre 345 milioni di euro, le immobilizzazioni finanziarie rappresentano oltre l’80% del totale). Trattasi in prevalenza, per oltre 195 milioni, di titoli indisponibili con scadenza media dei rimborsi medio lunga, fin anche al 2030, con meccanismi di calcolo molto complessi di cui occorrerebbe valutare la liquidabilità e i correlati costi impliciti nelle operazioni. A fronte di tale indisponibilità osservò che se la Fondazione, per far fronte a proprie esigenze finanziarie, dovesse vendere tali titoli, subirebbe minusvalenze oggi stimate in 98 milioni di euro stante la scarsa vendibilità degli stessi titoli a causa delle loro caratteristiche. Inoltre evidenzio che risultano stipulate con la Lombard International assurance due polizze di capitalizzazione per 37.180.217,60 euro ricorrendo a una tipologia di operazione giudicata dagli analisti finanziari come atipica per clienti istituzionali quali le Fondazioni; anche per quanto riguarda Private Equity va rilevata una nota di criticità sui soggetti con cui ha dialogato la Fondazione, sicuramente di minoritaria rilevanza nel panorama complessivo. Nei conto d’ordine al bilancio 2011 evidenzio l’impegno della Fondazione ad ampliare per ulteriori 8 milioni la sottoscrizione in Private Equity. Che dire della partecipazione nella Notrine Sa? Quale è stata la finalità dell’operazione? Per quanto riguarda i contratti derivati la Fpndazione si è impegnata ad acquistare a dicembre 40 milioni di titoli Intesa e Unicredit rispettivamente al valore di 5,72 e 54, quando oggi valgono 1,5 e 4 euro. Ad oggi la perdita sarebbe di 35 milioni, già accantonata in bilancio per circa 20. Con riferimento alla partecipazione in Banca Monte Parma, solo nel 2011, la Fondazione ha apportato svalutazioni per oltre 24 milioni; tra i numerosi impegni assunti dalla Fondazione Pd di prossimi anni c’è anche l’integrazione del valore della partecipazione detenuta nella Cassa Depositi e Prestiti spa per oltre 10 milioni da pagare i in 5 anni. Alternativamente la stessa dovrà restituire i maggiori dividendi erogati negli anni scorsi dalla CDPP, appostati in un apposito fondo rischi per euro 5.551.500; in sintesi quello che risulta dalla lettura del bilancio 2011 è che la Fondazione, a fronte di un patrimonio altamente illiquido, ha assunto impegni tra i 70-90 milioni di euro che, al netto delle disponibilità liquide e degli strumenti finanziari non immobilizzati per un totale di 42 milioni di euro, richiedono un fabbisogno di circa 50 milioni di euro. Se, per far fronte a tale fabbisogno finanziario, la Fondazione dovrà smobilizzare i titoli strutturati di cui si è detto, la stessa andrebbe a monetizzare nuove perdite rispetto a quelle già maturate”.
Anche Massimo Polledri (Lega Nord) ha toccato l’argomento formalizzando in aula la richiesta di un’audizione del presidente della Fondazione Giacomo Marazzi durante una commissione ad hoc. “Gli enti locali hanno il diritto e dovere di controllare” ha detto il leghista. Di più ha fatto Filiberto Putzu (PC che verrà) chiedendo al sindaco Paolo Dosi se corrisponda al vero la notizia che da giorni il primo cittadino sia in possesso di documentazione “preoccupante circa alcune operazioni dell’ente”. Anche Daniel Negri (Pd) ha sollecitato un chiarimento “che possa rassicurare tutti sul fatto che non sia intaccato il patrimonio dell’ente”.
Il sindaco Paolo Dosi ha ipotizzato la formula della commissione consigliare come modo per audire i vertici della Fondazione. Ha poi aggiunto: “La Fondazione è un organismo che opera sotto rigido controllo di organi competenti. Poi è doveroso che noi amministratori controlliamo al meglio. Mi chiedo quale sia il punto di equilibrio tra la presenza nelle Fondazioni di rappresentanti degli enti locali o di personalità espressioni di corpi sociali. Non vedo una risposta univoca”. “Quel documento è effettivamente circolato, ma è anonimo – ha aggiunto Dosi rispondendo a Putzu – Abbiamo cercato di capire i contorni della vicenda. Ma essendo un documento anonimo non credo di dovere rendere conto”.
Carlo Pallavicini (Prc) ha fatto alcune osservazioni di carattere viabilistico con la segnalazione di strade dissestate a San Lazzaro (uscita tangenziale) e a Corso Europa uscita strada Valnure. Ha poi ricordato che domenica si terrà una riunione nazionale alle 14,30 alla coop Infrangibile delle sigle sindacali che “fanno lotta nella fabbriche, come è successo all’Ikea”. La consigliera Mirta Quagliaroli (M5S) ha chiesto che le sedute del Consigli comunale vengano registrate in streaming sul web.