Intervista a Lusetti, autore degli “italiani che scelsero Tito”

Giovedì 7 febbraio con inizio alle ore 21.00 per la IX edizione di Musica al Lavoro, rassegna di musiche e parole promossa Arci e Cgil Piacenza, in occasione della Giorno del Ricordo (10 febbraio), si terrà la presentazione del libro “Una storia silenziosa – Gli italiani che scelsero Tito” di Luigi Lusenti.

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Il libro racconta la storia di alcune migliaia di italiani che, alla fine della seconda guerra mondiale, scelsero di rimanere in Jugoslavia per costruirvi il socialismo. Fu una scelta difficile, che portò molti anche a rompere con la famiglia, con gli amici, con la propria professione. Nel 1948, quando vi fu lo scontro Tito-Stalin, essi si schierarono con il governo di Mosca. Furono repressi, alcuni riuscirono a scappare, altri conobbero il lager di Goli Otok, l’Isola Calva nell’alto Adriatico. Dopo tanti anni quella ferita è ancora aperta nei loro cuori ed ha segnato le loro esistenze. Parlare di loro significa non tacere su un capitolo, spesso dimenticato, del dramma che coinvolse l’umanità intera prima, durante e dopo la seconda guerra mondiale.

Luigi Lusenti é nato a Milano nel 1953. E’ giornalista, scrittore e fotografo oltre che dirigente dell’Arci. E’ coautore con Laura Miani di “Profughi – Testimonianze dalla ex-Jugoslavia” (Comedit2000, 1993) e con Paolo Pinardi di “Vite da cantiere” (Comedit2000, 2005). Ha scritto “Guerra di posizione e guerra di movimento – la strategia gramsciana delle case matte” (il Manifesto 1979), “La soglia di Gorizia” (Comedit2000, 2005); “State lasciando il settore americano” (Comedit2000, 2004).