Nota polemica del presidente della Lupa Piacenza, Marco Gatti che ha commentato amaramente la decisione di sospendere i campionati dilettantistici. La comunicazione del comitato regionale, infatti, arrivata solo in mattinata, non è riuscita a evitare i disagi di molti tifosi che si sono recati comunque allo stadio in vista del derby con il Royale Fiore.
LA NOTA DEL PRESIDENTE GATTI
“Piacenza si è oggi svegliata accolta da un mite e benvenuto anticipo di primavera. Un cielo sgombro da nubi e un tiepido sole sarebbero stati il contorno ideale per una perfetta giornata di sport. Allo stadio Leonardo Garilli era infatti in programma il derby cittadino valido per la ventesima giornata di eccellenza tra Lupa Piacenza, erede del fallito Piacenza Calcio, e il Royale Fiore.
In prima mattinata giunge dal comitato regionale una comunicazione che annuncia il rinvio di tutte le gare in programma causa impraticabilità dei campi.
Lupa Piacenza ha raccolto l’eredità del defunto Piacenza Calcio grazie all’ottenimento dei segni distintivi e del nome della società in fallimento, ma soprattutto grazie al caloroso accompagnamento della città e dei tifosi biancorossi manifestato in questi mesi unitamente alla concessione pluriennale dello stadio comunale Leonardo Garilli.
Lupa Piacenza ha infatti registrato un seguito che per numeri è vicino a quello delle piazze più appassionate di Lega Pro Prima Divisione. Nelle partite casalinghe di questo campionato, lo stadio Leonardo Garilli ha registrato infatti una media spettatori di poco inferiore alle duemila presenze.
A fronte di tale rinvio la società tutta ha accolto la notizia con grande disappunto e incredulità. Il perfetto stato del terreno di gioco ma soprattutto le magnifiche condizioni meteorologiche non supportano in alcun modo la ritardata ed improvvisa scelta del comitato.
Tale scelta, giunta senza preavviso, ha fortemente danneggiato la scrivente società, anche dal punto di vista economico, nonché soprattutto i nostri tifosi.
I nostri tifosi sono innanzitutto persone ed in quanto tali esigono rispetto. Rispetto perché a queste persone si sta impedendo il diritto di fruire nelle migliori condizioni ad un avvenimento sportivo. Rispetto perché queste persone rappresentano tante famiglie che pianificano la domenica anche in funzione della partecipazione alla partita della propria squadra del cuore.
Anche la società si sente fortemente danneggiata. Una società che deve allestire un’organizzazione composta da più di 50 volontari per permettere il regolare funzionamento e l’afflusso di migliaia di tifosi in un impianto che ha vissuto un glorioso ventennio di Serie A e B e che ha affrontato ingenti impegni economici per permettere alla città di mantenere la sua squadra di calcio.
In queste situazioni percepiamo una non appropriata gestione da parte del comitato regionale delle vicende in cui è coinvolta la scrivente società”.