“Un impegno concreto da parte del Sindaco affinchè si muova nell’ottica di riuscire a dotare tutti gli impianti sportivi presenti sul terreno comunale di un defibrillatore”. Lo chiede il consigliere comunale di Piacenza Viva Marco Colosimo. “Con duemila euro è possibile far tornare a battere il cuore di una persona, a salvare una vita e ad oggi l’unico strumento, scientificamente dimostrato in grado di riprendere un cuore in arresto cardiaco è il defibrillatore. Affinché però sia funzionale e prezioso l’uso della macchina è necessario intervenire entro cinque minuti, perchè ogni secondo corrisponde ad un danno celebrale irreversibile. L’opinione pubblica va sensibilizzata in tema di responsabilità e in tema di efficacia del defibrillatore. Non esiste alcun pericolo di causare danno, perchè il defibrillatore entra in azione solo dopo aver effettuato una diagnosi al torace della persona in arresto cardiaco. E’ necessario però, che tutte le strutture che si doteranno dello strumento ”salva-vita” , formino tutti gli iscritti e li sensibilizzino circa l’utilizzo. Fra pochi mesi ci accingeremo, in Consiglio Comunale, all’approvazione del Bilancio, ed è fondamentale e quanto mai dovuto che il Comune svolga la sua parte e che quindi dedichi un capitolo di spesa all’acquisto di un defibrillatore per tutti gli impianti sportivi che ancora non si sono cardio-protetti. Il decreto sanità, che prevede l’obbligo del possesso di un macchinario di rianimazione per tutti gli impianti sportivi è in fase di stallo e il nostro Comune ha l’occasione di mettersi in mostra, superando quelli che sono gli ostacoli istituzionali a livello nazionale. Mi muovo anzitempo, affinchè chi debba capire, recepisca il messaggio e non faccia passare tutto sotto il prezioso e quanto mai fondamentale aiuto delle associazioni di volontariato, su tutte Progetto Vita in collaborazione con INA Assitalia, che da anni si spendono in modo attivo e concreto per ampliare il numero di macchinari presenti sul nostro territorio. I fondi si possono trovare, rivedendo gli stanziamenti e i contributi già elargiti, alcuni fin troppo corposi. Voglio una città più sicura anche in questo”.