“Il fattore mentale nello sport di endurance” con Pietro Trabucchi

“Il fattore mentale nello sport di endurance”: è stata una serata con un folto pubblico da DF Sport Specialistc con ospite Pietro Trabucchi. Il Dottor Trabucchi, che si dedica alle Squadre Nazionali di Ultramaratona,  tra immagini e video ha parlato di resilienza. “La mia personale definizione del termine è la seguente: la resilienza psicologica è la capacità di persistere nel perseguire obiettivi sfidanti, fronteggiando in maniera efficace le difficoltà e gli altri eventi negativi che si incontreranno sul cammino. Il verbo “persistere” indica l’idea di una motivazione che rimane salda. Di fatto l’individuo resiliente presenta una serie di caratteristiche psicologiche inconfondibili: è un ottimista e tende a “leggere” gli eventi negativi come momentanei e circoscritti; ritiene di possedere un ampio margine di controllo sulla propria vita e sull’ambiente che lo circonda; è fortemente motivato a raggiungere gli obiettivi che si è prefissato; tende a vedere i cambiamenti come una sfida e come un’opportunità, piuttosto che come una minaccia; di fronte a sconfitte e frustrazioni è capace di non perdere comunque la speranza”. 

Radio Sound

 

 


 

Martedì 5 febbraio alle 20 da DF SPORT SPECIALIST a Piacenza nella Nuova Galleria Porta San Lazzaro in Via Emilia Parmense 25 è in programma l’incontro con Pietro Trabucchi “Il fattore mentale nello sport di endurance”. Lo show room sportivo rimarrà aperto fino alle 22.

Pietro Trabucchi è uno psicologo che si occupa da sempre di prestazione sportiva, in particolare di discipline di resistenza. E’ stato Psicologo della Squadra Olimpica Italiana di Sci di Fondo alle Olimpiadi di Torino 2006 e per molti anni psicologo delle Squadre Nazionali di Triathlon. Ora – con grande soddisfazione – si dedica alle Squadre Nazionali di Ultramaratona (24h, 100 km ed Ultatrail), oltre che di numerosi atleti di sport di resistenza.
Autore di diversi libri, è Professore incaricato presso l’Università di Verona, e collabora con il Centro di ricerca in Bioingegneria e Scienze motorie di Rovereto (oggi Cerism) e con l’Istituto di Scienze dello Sport di Roma. Si è occupato di formazione in varie aziende sul tema della gestione dello stress.
Appassionato praticante di discipline di endurance e di alpinismo, ha scalato l’Everest dal versante Nord in occasione della spedizione “Everest Vitesse” (2005) ed è l’unico italiano ad aver terminato tutte le edizioni della PTL (la versione più impegnativa dell’Ultra Trail del Monte Bianco) e la “Rock and Ice” nell’Artico canadese. Corre quando riesce e ama sia la toeria che la pratica dell’allenamento. 

Ospiteremo un personagio di rilievo come il Dottor Trabucchi spiega Renato responsabile di DF Sport Specialist (in allegato l’audio intervista)- e parleremo di resilienza, di come trovare la motivazione in se stessi, sotto stress. La risposta è sportiva, ma non solo perché si può applicare nella vita di ogni giorno e soprattutto nel mondo del lavoro“.

La resilienza

Il termine “resilienza” in origine proveniva dalla metallurgia: indica, nella tecnologia metallurgica, la capacità di un metallo di resistere alle forze che vi vengono applicate. Per un metallo la resilienza rappresenta il contrario della fragilità. Così anche in campo psicologico: la persona resiliente è l’opposto di una facilmente vulnerabile. Etimologicamente “resilienza” viene fatta derivare dal latino “resalio”, iterativo di “salio”. Qualcuno propone un collegamento suggestivo tra il significato originario di “resalio”, che connotava anche il gesto di risalire sull’imbarcazione capovolta dalla forza del mare, e l’attuale utilizzo in campo psicologico: entrambi i termini indicano l’atteggiamento di andare avanti senza arrendersi, nonostante le difficoltà.