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CANDIDATI PIACENTINI PER LA LISTA DELL’EMILIA ROMAGNA

Alla Camera:
Carmine Rotatore (16)
Stefano Zammatti (45)

Al Senato:
Gabriele Cattivelli (20)
Luigi Gazzola (21)

 


PRESENTAZIONE CANDIDATI


 Stefano Zammatti: studente-lavoratore di agraria nell’università di Milano. Rappresentante degli studenti in corso di laurea e di facoltà. Attivo nell’Anpi di Piacenza.

Stefano Zammatti appello al voto

 

 

 

Luigi Gazzola: funzionario del tribunale di Piacenza. Condigliere provinciale nell’Idv.

Luigi Gazzola appello al voto

 

 

 

 

Gabriele Cattivelli: 29 anni, lavoratore dipendente in cassa integrazione. Esperienza nel Pci, consigliere a Rottofreno fino al 2001.

Gabriele Cattivelli appello al voto

 

 

 

Carmine Rotatore: ferroviere a tempo determinato. Consigliere provinciale per rifondazione comunista. Occupa la torre faro del binario 22 della stazione di Milano.

Carmine Rotatore appello al voto

 

 

 

 


INTERVISTA

 

Un impegno per il territorio.


Rotatore:
il territorio va tutelato, a partire dai fiumi, dai collini e dall’agricoltura.

Cattivelli: colpisce il provincialismo di certe associazioni. Il consumo di acqua sul terriotrio è altissimo, va fatto un discorso serio con agricoltori e industriali per frenare l’inquinamento ed evitare di far impoverire la terra. Ci vuole serietà sull’impatto ambientale, anche delle imprese ecologiche.

Gazzola: il tema prioritario è l’imposizione fiscale, in particolare l’Imu, che è una tassa patrimoniale, incide maggiormanete sui bassi redditi, e va decisamente modificata in senso progressivo. Devono essere introdotti correttivi sui valori catastali e prevedere l’esenzione delle categorie più deboli.

Stefano Zammatti: Piacenza è una città agricola e di piccole e medie imprese. Va fermato il consumo di suolo. Il 50% del suolo in Emilia Romagna è cementificato. Bisogna puntare sulle eccellenze agricole, ad esempio sugli alimentari come i salumi. Le vecchie caserme militari e i capannoni di proprietà del comune, poi, andrebbero ristrutturate per dar lavoro alle piccole e medie imprese e poi messe in affitto.

 

 

 

Una lista nuova e di sinistra. Perchè siete alternativi a Sel e Pd e non loro alleati?

Zammatti: questa lista ha avuto la lungimiranza di mettere assieme i partiti qui rappresentati e quella parte della società civile che ha partecipato alle assemblee del movimento “Cambiare si può ed è confluita a pieno nella lista. Avere dialogo con partiti che hanno sostenuto il governo Monti, come Sel e Pd e cercano alleanza al centro per mantenere l’attuale oligarchia al governo, non è al momento possibile.

Gazzola: il dialogo con Pd e Sel è assolutamente auspicabile e lo abbiamo cercato fino all’ultimo minuto. Ma la volontà del Pd di allearsi con forze centriste ci ha trovato contrari. Veniamo da una forte opposizione ai governi Monti e Berlusconi, gli italiani sono stanchi e si aspettavano di vedere una partita nuova e non il secondo tempo della prima. Abbiamo interpretato l’esigenza di cambiamento dando la possibilità ai cittadini di uscire da questa palude attraverso un gesto di rottura.

Cattivelli: qualcuno ha detto che la nostra lista è estremista e giustizialista, ma non è così. Solo ora si scopre che ci sono magistrati in politica? Nel Pd ci sono sempre stati. L’accordo con le altre forze di sinistra l’abbiamo cercato strenuamente, ma si è bloccato tutto sulla continuità con l’agenda Monti. É tuttavia possibile che dopo le elezioni, le cose cambino.

Rotatore: Siamo in una fase di emergenza, non possiamo cominciare a dividerci adesso, pena il ritorno al berlusconismo. Dopo le votazioni ci saranno le alleanze e ognuno porterà il suo programma e le esigenze dei cittadini. Non si parla mai, ad esempio, di ripristino dell’articolo 18. Nel mondo del lavoro si sta innescando un meccanismo perverso, anche se venduto come misura di salvezza universale, che rende troppo semplici i licenziamenti. Va poi rivisto il sistema delle gare d’appalto.

 

 

Cosa cambia ora nella vostra linea di appoggio alle lotte di movimento, con Ingroia premier?

Cattivelli: noi siamo per la risoluzione dei conflitti. Se non li regola la buona politica, qualcuno li deve pur rappresentare. Non possiamo lasciare soli i lavoratori, né quelli dell’Ikea, né quelli di Atlantis. Non possiamo sottovalutare le loro lotte per qualche eccesso. Gli eccessi dell’estremismo di centro, deleteri, non fanno mai notizia.

Gazzola: siamo per l’affermazione del principio di legalità, perciò i reati vanno perseguiti ovunque. Paradossale chiamarci giustizialisti per la nostra richiesta di lasciar fuori dal parlamento i condannati. Attenzione a non confondere l’estremismo con la disperazione. Le questioni irrisolte di Sulcis, Lamezia Terme e Pomigliano sono scomparse dalle emittenti televisive perchè non è bene se ne parli in questo periodo. Ma l’indignazione e la disperazione permangono e le proteste meritano di essere incanalate al livello istituzionale.

Zammatti: chi si lamenta degli atti di disperazione dei lavoratori non si lamenta dei soldi derubati dalle mutlinazionali che aprono e chiudono dopo un anno portando con sé soldi e lavoro.

 

 

Appello al voto.

Zammatti: l’unico voto utile è quello per il cambiamento. Votando le altre liste che hanno mantenuto le stesse politiche, non cambierebbe nulla.

Gazzola: votarci per impedire di avere in Italia ancora un governo conservatore, di cui farebbe parte anche il Pd. Ingoria è un servitore dello Stato e spiccca sugli altri che dello Stato si sono invece serviti.

Cattivelli: votarci per rappresentare lavoratori e cittadini e per una sicura discontinuità con i governi Berlusconi e Monti.

Rotatore: in una crisi pagano tutti i lavoratori, anche quelli extracomunitari, che non vengono mai menzionati, anche se sono sfruttati. Votare per noi perchè il nostro programma parla di ripristino dell’articolo 18 e di beni comuni, come l’acqua, per la quale è stato fatto un referendum dall’esito non rispettato.