Il Bascherdeis è a rischio. L’evento che ogni anno si svolge nella suggestiva cornice del comune di Vernasca – e ha richiamato nell’ultima edizione 25mila persone in due giorni –, sembra avere poche chances di essere riproposto. Lo ha confermato, a malincuore, il sindaco Gianluigi Molinari: “Ci stiamo confrontando sulla sostenibilità economica”.
Il Festival degli artisti di strada, arrivato nel 2012 all’ottava edizione, non soffrirebbe solo della congiuntura economica, quanto del fatto di non aver trovato sostegno attraverso i livelli amministrativi preposti, come Provincia e Regione: “Nonostante le promesse – ha sottolineato il primo cittadino di Vernasca – non siamo stati inseriti nei circuiti di finanziamento provinciali e regionali e quindi stiamo cercando di capire se sia ancora un evento sostenibile”.
Da Piacenza ma non solo, visti i numeri. Alla crescita del Bascherdeis, iniziato in sordina e tra lo scetticismo generale, non hanno contribuito solo i piacentini, quanto moltissime persone che edizione dopo edizione avevano iniziato ad appuntare in agenda un evento che, per l’offerta e la particolarità, non aveva eguali. Eppure, al di là di ogni più nefasta previsione – e rispetto a manifestazioni molto meno “coinvolgenti” – il Bascherdeis non sembra aver ricevuto l’attenzione e il sostegno che avrebbe meritato. Tanto che, a sei mesi dalla sua nona edizione, il rischio chiusura sarebbe ben più di un timore: “Avvieremo riunioni serrate, con tutti coloro che credono nella manifestazione, per capire come possiamo garantire l’organizzazione per gli anni futuri” ha spiegato Molinari.
I costi. Il Bascherdeis, con 25mila persone che nel 2012 affollarono Vernasca per ammirare centinaia di artisti di strada provenienti da tutto il mondo, è un evento che è sempre stato finanziato dall’amministrazione comunale: circa 50mila euro, in sinergia con i commercianti della zona e tramite l’associazione Appennino Cultura. Un costo risibile, rispetto al ritorno economico e di immagine per il Piacentino. A oggi però, ha chiosato il sindaco, “a fronte dei costi aumentati della logistica, dell’organizzazione e per la sicurezza, servirebbero altri 10-15mila euro per poter riproporre il Bascherdeis nel 2013”.