Fare per fermare il Declino

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Fare per fermare il declino
FARE PER FERMARE IL DECLINO
Sostiene il premier Oscar Giannino


CANDIDATI PIACENTINI PER LA LISTA DELL’EMILIA ROMAGNA

Alla Camera:
Katia Santussi (5)
Daniele Fonatana (32)
Davide Bellocchi (37)
Camillo Aranci (39)

Al Senato:
Massimo Pancini (12)
Pietro Busconi (14)

 


PRESENTAZIONE CANDIDATI 

Katia Santussi: sarmatese di 39 anni, 2 figli e  sposata. Laureata alla Bocconi in economia politica. “Ho fatto per 10 anni la consulente, poi mi sono trasferita a Borgonovo, pensando che la qualità di vita in provincia fosse migliore di quella di città per i miei figli. Attualmente lavoro a Milano in una multinazionale biomedica: sono responsabile per gli acquisti di sistemi informativi. Sono in politica per la prima volta in vita mia e ho deciso di aderire perché credo che l’Italia abbia bisogno di persone che abbiano a cuore la crescita del nostro paese. Ci sono categorie che la politica sino ad oggi non ha saputo rappresentare”. 

Katia Santussi appello al voto

 
 

Daniele Fontana: Nato a Piacenza il 5 giugno 1981, vive a Castel San Giovanni. Laureato alla Bocconi nel 2005 in giurisprudenza. Ha svolto sia la pratica notarile che quella legale. Attualmente svolge la professione di avvocato. Non ha precedenti in politica. “Ho scoperto Fermare il Declino grazie al manifesto pubblicato su internet. Mi ha subito colpito per il taglio pratico e concreto e per l’assenza di slogan”.  

Daniele Fontana appello al voto
  
 

 

 

Davide Bellocchi: 40 anni, architetto libero professionista. “Ho aderito perché seguivo Giannino via radio e ho trovato in molti suoi programmi punti comuni. Mi sento di rappresentare i liberi professionisti, oggi pressoché dimenticati da tutti gli altri partit. Non ho precedenti esperienze in politica.” 

Davide Bellocchi appello al voto

 

 

Pietro Busconi:  62 anni, una carriera da dirigente industriale alle spalle: 25 anni passati nel settore farmaceutico e non solo. Da 15 anni è giornalista e si occupa di sport e turismo. “Ho una pregressa esperienza politica. Qualche anno fa ho costituito una lista civica locale per portare visibilità sui problemi di Piacenza.
Oggi siamo di fronte ad una scelta: o votiamo i vecchi partiti con tutte le loro lacune o puntiamo sul nuovo.  Credo nel progetto perché i fondatori hanno molta esperienza in ambito economico”. 

Pietro Busconi appello al voto

 

 

Massimo Pancini: 48 anni, piacentino, ma residente a Podenzano. “Sono un imprenditore in ambito informatico. Ho fatto parte per 10 anni al team di Formula 1 della Ferrari in cui mi occupavo proprio dei sistemi informativi. Ho deciso di intraprendere quest’avventura perché mi identifico perfettamente nei 10 punti del programma.”

Massimo Pancini appello al voto

 

 

 


INTERVISTA

 

Ridurre la spesa pubblica, privatizzazioni, scuola.

 
Massimo
Pancini: ridurre la spesa è indispensabile. Non ci saranno tagli lineari, ma mirati. La scuola è fondamentale e sarà uno dei settori in cui i tagli andranno ad incidere meno. 

Pietro Busconi: ci sono settori in cui i tagli saranno estremamente esigui, come il welfare e la scuola. Il programma di Giannino dice però che la scuola dev’essere fatta su misura degli studenti e non dei docenti. Dobbiamo riportare lo studente al primo posto.

Katia Santussi: la spesa non verrà ridotta, ma dobbiamo inserire modelli di meritocrazia in questi settori in modo che l’eccellenza sia premiata.

Davide Bellocchi: è necessario ristrutturare il sistema scolastico in senso meritocratico. Un esempio: nell’ambito accademico mondiale l’Italia è l’unico Paese in cui non si può valutare la prestazione fornita da un docente.

Flessibilità e concorsi.


Davide
Bellocchi: noi siamo per la meritocrazia. I concorsi sono la modalità migliore per la selezione e, come forma di assunzione, saranno incentivati. Il male dell’Italia sono le nomine automatiche o per anzianità.


Katia
Santussi: flessibilità nel settore pubblico significa poter far fare a persone assunte con determinate incarichi anche altre cose. Flessibilità significa andare oltre ai compiti legati ai contratti, per agire con il buon senso ed essere utili al servizio che si sta arrogando.

Pensioni e riforma Fornero:


Pietro
Busconi: parlo per esperienza diretta, ho visto ritardare di 2 anni la mia pensione e sono ancora fra i fortunati: i giovani non hanno alcun tipo di garanzia. Una via di fuga rispetto a questa impasse potrebbe essere il progressivo passaggio dal sistema pubblico a quello privato. I lavoratori di oggi in questo momento pagano le pensioni dei pensionati di ieri. Ẻ  quasi disumano pensare che vi siano persone che aspirano alla presidenza della Repubblica e che hanno pensioni da 31 000 euro al mese, quando c’è gente che deve campare con 400 euro.

Catia Santussi: il peso della previdenza sociale è stato ribaltato sulle generazioni future. Fino a qualche anno fa c’era un metodo retributivo, mentre le generazioni di domani sono costrette ad avvalersi di un metodo contributivo: rispetto a quanto abbiamo contribuito, avremo probabilmente molto poco. Ci vorrebbe maggior giustizia intergenerazionale, intaccando le pensioni superiori a 2500 euro per cercare di limitare questo gap.

Riduzione pressione fiscale e IMU.


Massimo
Pancini: noi ci siamo sempre dichiarati contro la patrimoniale, soprattutto se si aggiunge ad una pressione fiscale insostenibile. Il punto focale comunque rimane quello della pressione fiscale che dev’essere ridotta.

Pietro Busconi: ai miei tempi si cercava di liberarsi dalla schiavitù dell’affitto per comprarsi la propria casa.
Il governo Monti ha trasformato il proprietario di casa in un affittuario dello stato:  noi attraverso l’IMU paghiamo allo stato un affitto per una casa che abbiamo comperato.

Daniele Fontana: un punto del programma prevede di lasciare il ricavato dell’IMU ai singoli comuni in modo che non sia l’ennesima tassa per ripianare il buco centrale. Bisognerebbe eliminare l’IMU sui siti produttivi, in modo da favorire la ripresa economica.

Appello al voto.

 
Katia
Santussi: Fare per fermare il declino è l’unico partito che ha un programma nell’interesse del nostro paese e non della minoranza che pro tempore lo governerà per i prossimi 5 anni.

Daniele Fontana: votare Fare per Fermare il Declino significa dare un voto utile e siamo convinti che un cambiamento concreto sia possibile.

Davide Bellocchi: Bisogna iniziare a mettere un seme per i nostri figli e nostri nipoti. Abbiamo un programma realizzabile.

Pietro Busconi: Fare per Fermare il Declino rappresenta il nuovo: votare per i partiti che ci hanno governato negli ultimi venti anni significa rimanere legati a tutto ciò che abbiamo visto di brutto in questo periodo. 

Massimo Pancini: il voto disperso non è quello dato a noi, ma quello ai partiti che ci hanno governato negli ultimi venti anni.