Coldiretti: “Nitrati? Chi nasconde i dati certi?”

“Evidentemente la volontà di farsi campagna elettorale è più forte dell’interesse collettivo e soprattutto dell’esigenza di ricercare dati certi e concreti”. Con queste parole il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi, commenta l’articolo apparso sui quotidiani locali, in cui l’assessore regionale all’ambiente Sabrina Freda sottolinea che alla Regione preme solo la salute dei cittadini. “Strano modo di dimostrarlo, commenta Bisi, o forse si dimentica di chi produce quotidianamente il cibo? Parla di salute ignorando che senza agricoltura non si mangia e soprattutto mettendo in campo la volontà di far chiudere gli allevamenti della nostra Regione, perché di questo stiamo parlando… Si tratta di accanimento contro l’agricoltura… del resto la gestione del Minimo Deflusso Vitale ci ha già dimostrato che alla dottoressa Freda non importa nulla del settore primario”.

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“Premetto che non è una questione personale, prosegue il Presidente, ma ritengo sia arrivato il momento di fare nomi e cognomi, soprattutto ora che gli italiani sono chiamati a scegliere i propri rappresentanti politici. Occorre precisare alla società chi sta lavorando per l’agricoltura, per la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche, per tutelare l’indotto che tutto questo rappresenta, per difendere i posti di lavoro, (non dimentichiamo che il nostro settore è l’unico che è cresciuto in termini di occupati) e chi invece preferirebbe chiudere le nostre aziende e quindi, presumo, importare i prodotti dall’estero”.

“Ognuno si deve assumere le proprie responsabilità, riprende Bisi e l’agricoltura rispettando le normative l’ha sempre fatto attraverso investimenti aziendali per adeguarsi alle normative. Ma non ammette di essere colpevolizzata per una questione ben più ampia. Certi studi hanno dimostrato che ci sono zone dove non c’è agricoltura,  ma si registra una insufficiente depurazione delle acque reflue urbane o sono presenti insediamenti industriali, l’inquinamento da nitrati è più elevato rispetto alle aree rurali”. 

“Le regioni hanno commissionato e finanziato uno studio dell’Ispra sulle cause di inquinamento della acque. “Ma dove sono i risultati degli studi fatti  fino ad ora? Conclude il presidente Bisi. Coldiretti sostiene da tempo la revisione delle aree vulnerabili e non vuole di certo non rispettare “le regole” imposte dalla direttiva nitrati ma applichiamole dove servono e dopo aver visto i dati. Non accetteremo ulteriori colpe a danno dell’agricoltura. Siamo disposti a portare avanti tutte azioni necessarie a tutelare i nostri associati e a far emergere i veri colpevoli di questo inquinamento da nitrati; proprio perché se c’è una categoria che ha sempre pensato alla tutela della salute dei cittadini siamo proprio noi agricoltori”.