E’ on line la piattaforma web “openricostruzione”, operazione trasparenza senza precedenti. Un’operazione che segna un punto di non ritorno nella gestione di simili eventi, un’esperienza pilota all’insegna della trasparenza, unica in Italia, fortemente voluta da amministratori, tecnici della comunicazione, sindaci per venire incontro alle richieste di ogni cittadino o entità coinvolti nella gara di solidarietà successiva agli eventi sismici che hanno colpito principalmente l’Emilia Romagna nel maggio 2012.
E’ il sito web “openricostruzione”, una piattaforma aperta, un lavoro in progress dedicato al monitoraggio, alla tracciabilità di ogni risorsa messa a disposizione di 44 dei 54 comuni colpiti dal sisma in Emilia (altri 10 hanno danni non rilevanti al patrimonio pubblico).
Ma non solo: “openricostruzione” permette a ogni cittadino di poter verificare la destinazione delle risorse ma anche lo stato di avanzamento del progetto, nei suoi passi più significativi.
La piattaforma web, ufficialmente partita oggi all’indirizzo www.openricostruzione.it, risponde insomma alla domanda fondamentale che si fa ogni cittadino: dove sono finiti i soldi che ho donato dopo il terremoto? I 14,4 milioni raccolti tramite gli sms? E quelli dei grandi concerti di Campovolo e Bologna? Ma non solo: sul sito si dà conto anche delle grandi e piccole, a volte piccolissime ma tutte ugualmente significative, cifre giunte sul conto corrente aperto dalla Regione Emilia-Romagna (circa 11,5 milioni finora) e tutte le donazioni effettivamente incassate dai Comuni, ovvero quelle che sono già nella disponibilità degli amministratori e che possono essere subito utilizzate.
Per ora ci sono i dati sino a fine novembre, per un totale complessivo di circa 38 milioni di euro, a fronte di una stima complessiva dei danni nei paesi interessati di circa 260 milioni di euro, costo da sostenere per riportare tutti gli edifici in condizioni di poter ospitare, in completa sicurezza, le funzioni cui sono destinati.
Cifre riportate a Roma, nella sede della Regione Emilia-Romagna, nel corso di una conferenza stampa di presentazione di “openricostruzione” cui sono intervenuti, tra gli altri, il commissario delegato per la Ricostruzione e presidente della Regione, Vasco Errani, il capo del dipartimento della Protezione civile nazionale Franco Gabrielli, Angelo Rughetti segretario generale dell’Anci e direttore Comitato istituzionale struttura commissariale, l’esperto di new media e partner nel progetto con Partecipazione Civica, Riccardo Luna e il vicepresidente South Europe di Cisco, società che ha sponsorizzato “openricostruzione”, David Bevilacqua, insieme ad alcuni sindaci delle zone colpite.
Lo stesso Errani ha rimarcato come quest’esperienza sia “unica in Italia in chiave di trasparenza e corrisponda a pieno all’impegno che ci siamo presi fin dal primo giorno: assicurare una gestione chiara, che garantisca a tutti i cittadini la possibilità di una verifica attraverso un sistema che permetta di controllare risorse, progetti, tempi di realizzazione”. Criteri, ha aggiunto Errani, “che si sommano a quello decisionale, condiviso nel rapporto stretto con i sindaci dei comuni terremotati”.
Il prefetto Gabrielli ha quindi parlato di “un meccanismo di trasparenza che dovrà diventare il comune modo di procedere”, mentre Luna ha ripercorso le tappe della creazione di “openricostruzione”, progetto dell’associazione Wikitalia realizzato in collaborazione con Anci, Ancitel, Openpolis e ActionAid, e con il sostegno di Cisco Italia.
Infine, il presidente e commissario Errani ha sottolineato come “vorremmo continuare a costruire, grazie a questi sistemi, meccanismi di solidarietà e donazione, per esempio proponendo l’adozione di un monumento”.
“Abbiamo fatto molto – ha concluso Errani – e c’è ancora molto da fare. La cosa più importante per noi è stata quella di non cercare la risposta nell’emergenza ma l’impostazione di una strategia per la ricostruzione. E la nostra esperienza, frutto di una collaborazione preziosa con la Protezione civile e col Governo, può produrre una nuova legislazione più avanzata, che dia risposte sempre più adeguate in occasione di catastrofi come questa”.