“A questo ennesimo sberleffo della cattiva politica non ci stiamo e preannuncio sin d’ora che utilizzeremo ogni mezzo legale per contrastare quello che continuiamo a ritenere un sopruso e una prevaricazione nei confronti dei piacentini”.
Ettore Fittavolini si rivolge direttamente al sindaco Paolo Dosi e quello che definisce un sopruso è l’atteggiamento dell’amministrazione comunale rispetto alla situazione di piazzale Marconi. Una reazione durissima quella del presidente dell’Associazione Pendolari Piacentini che arriva all’indomani di una seduta di consiglio comunale particolarmente accesa proprio sul tema stazione con tutti gli annessi e connessi: attraversamenti pedonali, sottopassaggi, scale mobili, posti auto e rastrelliere per le bici.
Una situazione che Fittavolini, in una nota inviata alla redazione, non esita a definire caotica: “Un caos che è figlio di quel progetto senza né capo né coda che bocciammo appena ne prendemmo visione. Valutazione sin troppo facile, i risultati sono in danno dei piacentini e davanti agli occhi di qualsiasi passante occasionale”.
I Pendolari, per bocca del loro presidente, parlano di “pervicace volontà di negare l’evidenza”. “In questa opera di mistificazione – prosegue Fittavolini – si è di nuovo distinto il vicesindaco Francesco Cacciatore, ex assessore della Giunta precedente, al quale, stante l’attuale delega alla Mobilità (e perché non a Luigi Rabuffi, al quale viene data quella al Pendolarismo, come se le due cose fossero il diavolo e l’acqua santa…) non sembra vero di potere perpetuare le ripicche messe in atto dal suo ex sindaco”. Il riferimento è a Roberto Reggi che di fatto sfrattò l’associazione della storica sede, che tornò poi all’associazione stessa in seguito a un ricorso vinto. Ebbene, Cacciatore durante il suo intervento in Consiglio, oltre ad annunciare l’arrivo di 60 bici nuove comunali per il bike sharing, ha sminuito le problematiche di piazzale Marconi definendole una situazione transitoria complice anche la soprintendenza e in merito, ad esempio, all’annosa questione delle scale mobili perennemente inagibili ha puntato il dito contro l’inciviltà di qualche vandalo.
Ma per l’Associazione Pendolari le responsabilità è tutta del Comune. “Quella che doveva essere una situazione transitoria, come le rastrelliere per le biciclette spostate da Piazzale Marconi per il tempo dei lavori – scrive Fittavolini – diventa la reiterazione di una ordinanza vessatoria e stupida per chi l’ha pensata, scritta e firmata, che non ha eguali in tutta Italia”. Qualche esempio? “Attraversamenti pedonali messi e adesso da togliere (a spese di chi ???) – sottolinea Fittavolini -, scale mobili non funzionanti (colpa dei buontemponi che le bloccano ? ma mi faccia il piacere!), stalli di sosta e e relativa anarchia, lo spregio con il quale vengono trattati i disabili, la tracciatura degli spazi di sosta in via dei Pisoni eccetera..”