Oggi al palazzetto dello sport di via Alberici si è disputato il secondo torneo di calcio femminile a cinque. Una manifestazione che unisce sport a impegno sociale. E’ infatti dedicata alla lotta al razzismo ed è organizzata dal centro interculturale del Comune di Piacenza oltre che dall’associazione culturale Societa aperta.
Pubblichiamo di seguito l’articolo in due lingue (italiano e spagnolo) a firma di Cristoforo Severone con traduzione di Giorgia Rimondi.
Lo sport spiana le differenze: la seconda edizione del torneo di calcetto femminile contro il razzismo
La seconda edizione del Torneo di calcetto femminile contro il razzismo, organizzato dal Centro interculturale di Piacenza e dall’associazione “Città aperta”, si è svolto questo pomeriggio al Centro polisportivo. Il torneo ha visto contrapposte diverse squadre femminili, composte da calciatrici di diverse parti del mondo: Ecuador, Romania, Congo, Italia, quasi tutte non professioniste, che si sono sfidate animando la giornata di fronte a un nutrito pubblico.
L’iniziativa è nata lo scorso anno, quando il Centro insieme alle altre associazioni che ad esso aderiscono, ha deciso di dedicare le iniziative dell’anno alle donne. Visto il grande successo della passata edizione si è deciso di replicare, una decisione che pare giusta a giudicare dal numeroso pubblico che, nonostante il tempo inclemente, ha occupato le tribune del polisportivo riscaldando l’atmosfera con canti, cori e trombette assortite.
“E’ sempre importante cercare di avvicinare le persone, permetterle di conoscersi anche attraverso lo sport” – spiega Daniela Germoni, una delle organizzatrici dell’evento – “giocando a calcio, ad esempio, le regole sono uguali per tutti”. L’attenzione al complesso problema del razzismo è una delle questioni essenziali sulle quali l’evento cerca di risvegliare l’attenzione, ma il lavoro di volontari e operatori dell’associazione non si limita a questo: la totalità delle iniziative del Centro interculturale infatti promuove la multiculturalità e si oppone al razzismo.
In campo, nel frattempo, è partita vera e le squadre che si sfidano per la finalina che assegna 3° e 4° posto si danno battaglia: ci sono gli scontri, così come qualche dribbling azzardato, e nel complesso lo spettacolo non manca. Anche gli spettatori sono soddisfatti: “è stato divertente, si è creata una bellissima atmosfera” ci dice uno di loro. La squadra del Centro interculturale ha ottenuto un ottimo risultato, arrivando a disputare la finalina, contro una rappresentativa di ragazze dell’Ecuador, mentre le professioniste di “New generation” e “Macobù” si sono sfidate nella finale. In serata, alle 19, le premiazioni alla Cooperativa agricola “La Magnana”.
El deporte nivela las diferencias: la segunda edición del torneo de futbito femenino contra el racismo
La segunda edición del torneo de futbito feminino contra el racismo, organizado por el Centro Intercultural de Piacenza y por la Asociación “Città Aperta”, tuvo lugar esta tarde en el Polideportivo. Durante el partido los equipos (futbolistas que vienen de partes diferentes del mundo: Ecuador, Rumania, Congo, Italia), casi todos ellos aficionados, se enfrentaron ante una audiencia numerosa.
La iniciativa comenzó el año pasado, cuando el Centro, junto con otras asociaciones, decidió dedicar todos los eventos del corriente año a las mujeres.
Dado el gran éxito del año pasado, se decidió replicar, una decisión que parece en el blanco, a juzgar por el numeroso público que (a pesar del clima nevado), ocupò las gradas del Polideportivo animando la atmósfera general con cantos, coros y vuvuzelas.
“Siempre es importante tratar de unir a la gente, permitir de conocerse a través del deporte”, – dice Daniela Germoni, una de las organizadoras del evento – “cuando se juega al fútbol, por ejemplo, las reglas son las mismas para todos”. La atención al difícil problema del racismo es uno de los temas centrales sobre los que el evento busca despertar la atención, aunque el trabajo de los voluntarios y de la asociación no se limita a este ùltimo: todas las iniciativas del Centro Intercultural, de hecho promueven el multiculturalismo y se oponen al racismo.
Mientras tanto, en campo el juego se calienta, y los equipos desputan la final del tercer y cuarto puesto: hay algunos regateos, en general el espectáculo no falta.
Los espectadores también están satisfechos: “Ha sido divertido, se ha creado un gran ambiente”, dice uno de ellos. El equipo del Centro Intercultural ha logrado excelentes resultados, pasando a disputar la final por el tercer y cuarto puesto, contra un equipo ecuatoriano, mientras que los equipos profesionales “New Generation” y “Macobù” desputaron la final. Por la tarde, a las 19, la ceremonia de entrega de premios en la Cooperativa Agrícola “La Magnana”.