Ikea, accordo raggiunto all’alba: quattro reintegri e quattro “buone uscite”

AGGIORNAMENTO – Si è concluso stamani in Municipio, alle 4.15 circa, il vertice sulla situazione di crisi che ha riguardato lo stabilimento cittadino di Ikea, giungendo infine all’intesa tra le parti. La proposta di conciliazione avanzata dal Comune di Piacenza prevede il reintegro di quattro lavoratori presso il sito della multinazionale svedese all’interno del Polo Logistico, mentre per altri quattro dipendenti si è stabilita l’erogazione di un incentivo economico che ne agevoli il ricollocamento in altri contesti occupazionali, a fronte della loro autonoma decisione di recesso dallo status di socio lavoratore delle cooperative interessate.

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Presenti, alla lunga riunione tenutasi in sala consiliare, il sindaco Paolo Dosi, gli assessori comunali Luigi Rabuffi e Francesco Timpano, l’assessore provinciale Andrea Paparo, i rappresentanti di Ikea Italia Distribution Andrea Colzani, Simone Bonaspetti e Elisa Chioda, Francesco Milza, Giampiero Gortanutti e Franco Zaffignani del Consorzio Cgs, Claudio Chiesa e Massimiliano Borotti delle sigle confederali Filt-Cgil e Uil Trasporti, i sindacalisti Aldo Milani, Umberto Nicosia, Roberto Luzzi, Nabil Hassani e Mohammed Arafat, con i legali di fiducia, per Si Cobas, nonché sei tra i lavoratori coinvolti.

Restano fermi gli accordi già assunti durante il precedente incontro svoltosi il 7 gennaio in Municipio, a cominciare dall’adesione formale degli otto dipendenti in questione allo stato di agitazione e sciopero che S.I.Cobas, a sua volta, si impegna a far rientrare, ripristinando le condizioni di legalità all’interno e all’esterno dello stabilimento, con immediata rimozione dei blocchi e termine del presidio. Lo stesso sindacato autonomo e il Consorzio Cgs, anche per le singole cooperative da cui è costituito – Cristal, Euroservizi e San Martino – provvederanno alla reciproca chiusura di tutte le pendenze legali in atto. Per quanto concerne, invece, il nono lavoratore coinvolto, per il quale è già stato formalizzato il provvedimento di esclusione per giusta causa, si rimanda a un successivo incontro tra i legali dei soggetti interessati.

La proposta conciliativa dell’Amministrazione comunale verrà ratificata al più presto, nelle sedi previste dalla legge, dal Consorzio Cgs e dai dipendenti, in merito al reintegro dei quali è stata ribadita da entrambe le parti la disponibilità a instaurare un rapporto fondato sul rispetto reciproco, sulla collaborazione e sull’osservanza di contratti e regolamenti. Il tema della correttezza è stato rimarcato dai presenti anche con riferimento alle modalità di comunicazione, interne ed esterne al contesto aziendale: in tal senso, si è individuato nell’obiettività che compete al ruolo istituzionale del Comune e, in particolare, del Sindaco, un elemento fondante per la diffusione delle informazioni ufficiali sull’accordo conseguito, per evitare posizioni parziali, non rispondenti al vero o non rispondenti all’intesa sottoscritta.

Infine, il Sindaco si riserva di riconvocare le parti per valutare l’attuazione e il rispetto del presente accordo.

 


 

AGGIORNAMENTO –E' stato raggiunto all'alba, intorno alle 4.30, l'accordo sulla posizione di otto facchini iscritti al Si Cobas sospesi dopo le proteste dello scorso autunno ai magazzini Ikea di Le Mose. Dopo dodici ore di trattativa nell'aula del palazzo comunale le parti hanno concordato di reintegrare quattro lavoratori mentre per altri quattro è stata raggiunta un'intesa economica per rimanere a casa (buona uscita).

 


E' iniziato con premesse non certo delle migliori l'incontro in Comune tra i facchini del Si Cobas, i vertici Ikea e i rappresentanti delle cooperative che gestiscono la logistica nei magazzini della multinazionale al polo logistico piacentino. Un incontro che si sta tenendo nella sala consigliare alla presenza del sindaco di Piacenza Paolo Dosi, degli assessori comunali Luigi Rabuffi e Francesco Timpano e dell'assessore provinciale al Lavoro Andrea Paparo.

 

Porte chiuse per i giornalisti, quindi gli aggiornamenti sull'esito di una riunione destinata a durare non poco arriveranno in seguito. Abbiamo avuto giusto il tempo per raccogliere gli umori di alcuni dei "protagonisti" prima che iniziasse il confronto. Tra questi, Aldo Milani, segretario del Si Cobas, in prima linea nelle proteste e nei picchetti di fronte ai cancelli Ikea di Le Mose che tanto hanno fatto parlare l'opinione pubblica nazionale e che stanno alla base dei provvedimenti adottati dalle cooperative per alcuni lavoratori. Lavoratori per i quali il sindacato indipendente chiede ora il reintegro.

Nello specifico – come ha spiegato l'avvocato Gianmarco Lupi, che assiste il Si Cobas – si discute la posizione di nove lavoratori; per uno di questi pende un provvedimento di licenziamento per giusta causa e le sue sorti sono demandate a incontri futuri. Per gli altri otto le trattative invece sono aperte.

«Nei giorni scorsi è arrivata un'offerta dall'azienda che tuttavia i lavoratori ritengono inaccettabile» ha spiegato l'avvocato Lupi poco prima che iniziasse l'incontro. Nel dettaglio è entrato Aldo Milani: agli otto lavoratori in questione, sospesi dopo i disordini dello scorso autunno e dei quali i Cobas chiedono il reintegro, è stata offerta una buona uscita pari a 13 mensilità, ovvero 17mila euro lordi. «Inaccettabile» ha sentenziato Milani. Queste le premesse, dunque. Staremo a vedere.