Anche il Comune di Piacenza firma il manifesto per la legalità, a contrasto del gioco d’azzardo. In sostanza, nel documento, si chiede una nuova legge nazionale, che conceda ai sindaci la possibilità di bloccare le autorizzazioni ad aprire nuove sale gioco.
E’ uno dei punti contenuto nel un Manifesto per la legalità contro il gioco d’azzardo firmato da una cinquantina di sindaci lombardi e presentato oggi a Milano, con l’obiettivo di frenare un fenomeno che brucia ogni anno ‘dai cinque ai sei miliardi di euro necessari per curare i dipendenti dal gioco patologico’, e il 12% della spesa complessiva delle famiglie italiane.
Tra i firmatari del documento – promosso da Legautonomie e Terre di mezzo – sindaci di comuni come Milano, Lecco, Sesto San Giovanni e, fuori dai confini lombardi, Piacenza. Le amministrazioni chiedono ‘che le regioni si impegnino per la cura dei giocatori patologici e per la prevenzione’, il potere di definire gli orari di apertura e le distanza da luoghi come scuole e ospedali, e che ‘il parere preventivo dei sindaci sia vincolante’ per l’installazione di sale gioco. Le ordinanza firmate dai sindaci per regolare il settore, infatti, in diversi casi sono state bloccate da ricorsi al Tar degli operatori. ‘A Milano è già partito il lavoro delle commissioni consiliari per affrontare questo tema – ha spiegato il vicesindaco di Milano, Maria Grazia Guida – e per contenere un fenomeno che si è acutizzato con la crisi economica, e anche per effetto di una legge schizofrenica che riconosce sia la legalità del gioco che le ludopatie. Dietro le sale gioco – ha concluso – a volte si nascondono anche interessi illeciti’.
Attraverso il documento i sindaci si sono impegnati a ‘utilizzare tutti gli strumenti disponibili, come ordinanze, regolamenti e controlli della polizia locale, per contrastare il gioco d’azzardo’, e a costruire una rete con associazioni e forze dell’ordine per attività di prevenzione e contrasto.